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Il Consiglio Direttivo Aser dice sì all’equo compenso, no all’abrogazione dell’Odg

Questo il comunicato Aser. Si proceda a definire al più presto l’equo compenso nel lavoro giornalistico così come impone la legge 233 del 2012 (siamo nel 2018!) anziché parlare – come ha fatto il Sottosegretario all’Editoria, Vito Crimi – di abrogazione del nostro Ordine professionale.

Cosa, peraltro, neppure prevista dagli accordi che stanno alla base della formazione dell’attuale governo.
Dalla scomparsa dell’Ordine non deriverebbe alcun beneficio alle migliaia di precari che oggi operano in un mercato selvaggio mentre l’attuazione della legge porrebbe un positivo punto fermo a loro tutela.
L’Ordine va riformato non abrogato nel senso di rafforzarne ulteriormente la funzione deontologica ed i compiti di formazione della categoria allo scopo di elevare la qualità e la correttezza dell’informazione a tutela e garanzia dei cittadini.
La categoria lo chiede da tempo, già nel passato sono state avanzate proposte. Tocca ora a chi può decidere, il Parlamento, scegliere la strada della riforma.
Su questo terreno gli organismi di categoria sono disponibili al confronto.
Consiglio Direttivo dell’Associazione stampa dell’Emilia-Romagna (ASER)
(7 settembre 2018)