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Addio a Valeria Piccinini. Giornalista seria, impegnata, con un sorriso per tutti

Nata a Budrio (Bologna) l’11 gennaio 1944, Valeria Piccinini era iscritta all’OdG come giornalista pubblicista dal 9 maggio 1989. Sempre sorridente, con un carattere aperto, amante della compagnia, è scomparsa prematuramente lasciando nello sconforto i tanti amici che l’amavano e la stimavano.

Dopo la laurea in Scienze giuridiche all’Università di Bologna, Valeria Piccinini viene assunta presso la Federazione delle Casse di Risparmio e Monti di Pegno della Regione Emilia-Romagna con sede a Bologna nell’antico Palazzo Pepoli di Via Castiglione.
Qui, oltre alle attività istituzionali, collabora alla vasta serie di pubblicazioni a stampa che vengono prodotte dalla Federazione (detta anche “Federis”): la rivista di studi economici Risparmio e Territorio ma anche libri d’arte, storia e tradizioni locali. Per la sua capacità e impegno, viene nominata Addetta Stampa Federis.
Negli anni ’90, con il disgregarsi di diverse Casse di Risparmio della Regione, la Federazione si scioglie e Valeria accetta il pensionamento anticipato, con l’incarico di sovrintendere alla Fondazione Collegio Comelli di Bologna. Ricopre inoltre la carica di vice presidente dell’associazione ASPREA e del Circolo della Caccia di Bologna. Da quel momento si impegna a fondo nel giornalismo: compie molti viaggi in Italia e all’estero (Francia, Spagna, Africa, America centrale, Caraibi) e scrive pregevoli articoli su varie pubblicazioni e magazine specializzati. Collabora alla nascita della fortunata rivista Mythos, nella quale per circa dieci anni ricopre l’incarico di vice direttore insieme alla cugina Daniela Piccinini. Successivamente assume l’incarico di direttore della rivista dell’Aeroporto di Catania.
È grande amante delle Dolomiti, in particolare di San Martino di Castrozza, e affascinata dalle Isole Eolie (Salina) delle quali scrive stupende testimonianze.
Se n’è andata troppo presto lasciando nello sconforto i numerosi colleghi e amici che la stimavano profondamente.
Cesare Spagna
(19 aprile 2019)