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Il collega Donato Ungaro vince il Premio Ambrosoli per l’impegno giornalistico

Un riconoscimento importante per il valore del lavoro svolto al servizio dell’informazione, per la difesa della legalità e il contrasto del malaffare. Il giornalista bolognese Donato Ungaro ha ricevuto il prestigioso Premio Giorgio Ambrosoli, la scorsa settimana al Piccolo Teatro di Milano.

Promosso dalla famiglia Ambrosoli e da Transparency International Italia, il premio viene attribuito a persone che si sono contraddistinte, in tutta Italia, “per la difesa dello stato di diritto, tramite la pratica dell’integrità, della responsabilità e della professionalità, pur in condizioni avverse a causa di contesti ambientali o di improprie pressioni contro la legalità nel contesto in cui hanno operato”.
Donato Ungaro ha ricevuto il Premio 2018 con questa motivazione: “giornalista ed ex vigile urbano nel paese emiliano di Brescello, ovvero fino a ché le sue inchieste non divennero scomode per il primo cittadino, il quale intentò un procedimento disciplinare nei confronti dell’agente, finendo poi per allontanarlo, licenziandolo. Nel 2015, la Cassazione ha confermato l’illegittimità del licenziamento di Ungaro, dovuto alle informazioni che l’amministrazione del paese, in combutta con associazioni di stampo mafioso, non voleva fossero diffuse. Donato Ungaro non ha abbandonato il giornalismo, ma lo affiancato al lavoro di autista di autobus a Bologna per la società Tper, continuando a scrivere in difesa della legalità in Emilia-Romagna”.
Complimenti a Ungaro e a una iniziativa che ha come obiettivo la “messa in rete permanente di tutti i premiati di ogni edizione per accompagnare e supportare le loro singole azioni, e per agevolare la possibile costituzione di una voce unica su una serie di temi volti alla tutela e al rafforzamento dello stato di diritto in Italia”.
F.S.
(5 luglio 2018)