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Donne, Sport e Media: un nuovo volume sul linguaggio di GiULiA Giornaliste

“L’informazione oltre gli stereotipi” è da sempre centrale per l’Associazione GiULiA Giornaliste. Dopo il varo dell’omonimo manifesto, è stato pubblicato Donne, Sport e Media, un manuale sul linguaggio dedicato alla corretta narrazione dello sport quando sono le donne protagoniste in campo.

Frutto di un’idea di GiULiA Giornaliste e Uisp-Unione Italiana Sport Per tutti, il libro è curato da Mara Cinquepalmi, con l’introduzione di Silvia Garambois e i contributi di Laura Moschini, Manuela Claysset e Mimma Caligaris.
Donne, Sport e Media. Idee guida per una diversa informazione è il titolo completo dell’articolato e interessante manuale, nato con l’obiettivo di “combattere l’inadeguata e spesso stereotipata rappresentazione degli sport femminili sui media”.
Come evitare pregiudizi nel raccontare lo sport femminile, partendo innanzitutto dal linguaggio? Come evitare che la cronaca sportiva si soffermi sull’apparenza anziché sulle prestazioni delle atlete? Questi e altri importanti interrogativi vengono messi a fuoco nel volume, che avvia una riflessione all’interno del mondo giornalistico e di quello sportivo ma soprattutto offre alcuni strumenti per una “corretta informazione”.
Come viene sottolineato nelle pagine del libro, “le atlete italiane continuano a vincere, a portare il nostro Paese sul podio, conquistando premi e medaglie e un pubblico sempre più numeroso segue le loro imprese”. Nonostante vittorie e traguardi restano però una realtà poco raccontata: “non hanno la visibilità mediatica che meritano, rimangono pressoché invisibili in tv e sui giornali. La narrazione nei media televisivi e nella carta stampata è ancora distorta e poco equilibrata, concentrata spesso sulla fisicità delle sportive e non sulla loro bravura, a discapito dei risultati”.
Allora, “le parole giuste per dirlo e le occasioni per riflettere sui temi della discriminazione di genere non bastano mai”. Occorrono “parole giuste per fare bene i titoli nei media, per rappresentare le persone con disabilità nella comunicazione, per tutelare la dignità delle persone qualunque sia il loro orientamento sessuale e la loro identità di genere”. E servono anche “parole giuste per una corretta informazione priva di pregiudizi su donne e sport”.
Altre info su questo e altri volumi tematici nel sito di GiULiA Giornaliste.
F.S.
(9 dicembre 2019)