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Gli “intrecci noir” di Matteo Billi

Si snoda tra Emilia, Veneto e Trentino il romanzo d’esordio di Matteo Billi, giornalista professionista, parmense di nascita e piacentino d’adozione. Il bel volume, pubblicato da Phasar Edizioni, si intitola Passati intrecci e propone un singolare “giallo in due tempi” che fa viaggiare il lettore tra storia, arte e sapori di tre regioni d’Italia care all’autore.
La narrazione si sviluppa intorno a una doppia indagine di Luca Valenti, maggiore dei Carabinieri in congedo, tanto abile nell’arte investigativa quanto incapace di sciogliere i nodi della sua vita privata. Nonostante abbia lasciato il servizio attivo, la sua consulenza viene richiesta per districare i “passati intrecci” che fanno da movente a crimini misteriosi consumati tra chiese e rievocazioni storiche. Nel dipanare la trama di furti e incendi dolosi, Valenti si ritrova a fare i conti anche con il suo passato e con gli intrecci della sua esistenza. E si trova coinvolto, suo malgrado, in un’indagine dove nulla è come sembra.
La musica, altra grande passione dell’autore, fa da sottofondo discreto al racconto. Ci sono citazioni di cantautori italiani (Edoardo Bennato, Lucio Dalla) e di artisti internazionali (Bruce Springsteen, Carlos Santana, Joe Cocker, U2) ma pure sconfinamenti nella lirica (Giuseppe Verdi).
(19 gennaio 2015)