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I costi della Fpc

Il Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti ha esaminato nel corso della seduta del 15 settembre l’andamento dei corsi di aggiornamento professionale sotto il profilo delle compatibilità economiche e di bilancio.

La situazione si è rivelata in corso d’opera più problematica di quanto fosse possibile prevedere all’inizio, a causa soprattutto della scarsa chiarezza normativa.

Occorre ricordare che l’aggiornamento professionale è un obbligo imposto dalla legge 137/2012 ai singoli iscritti all’Ordine, che devono raggiungere una precisa quota di “crediti formativi”, e all’Ordine stesso, che deve organizzare un numero di corsi sufficienti a consentire agli iscritti di adempiere tale obbligo.

Sulla base di precise indicazioni nazionali, l’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna aveva deciso all’inizio di quest’anno che tutti i corsi fossero gratuiti.

Tuttavia, nonostante la possibilità offerta agli iscritti di usufruire di corsi online gratuiti, abbiamo riscontrato una larga preferenza per i corsi frontali, che ha richiesto una moltiplicazione dell’offerta con relativa lievitazione dei costi.

Tutto questo nonostante l’impegno della Fondazione, cui è affidata l’organizzazione della formazione, per mantenere le spese per locali e docenti il più possibile contenute.

Inoltre, è da sottolineare che la quota che ci ha assegnato l’Ordine nazionale per l’organizzazione dei corsi del 2014 (peraltro non ancora versata) coprirà meno della metà dei costi totali.
A fronte di questa situazione, abbiamo deciso di intervenire con nostre risorse, ricavate da tagli di spese e altre economie di bilancio. Abbiamo però valutato che l’aggravio economico è notevolissimo e dunque non sarà sostenibile in futuro.

Pertanto, in mancanza di adeguati interventi di finanziamento da parte dell’Ordine nazionale, dal 2015 le iscrizioni ai corsi saranno soggette al pagamento di un diritto di segreteria, in modo da consentire la parziale copertura delle spese.

Riteniamo che questa misura possa avere anche l’effetto di responsabilizzare maggiormente i partecipanti ai corsi, limitando lo spiacevole fenomeno delle assenze ingiustificate degli iscritti, che toglie la possibilità di partecipare ai colleghi in lista di attesa.

Comprendiamo che questa decisione comporterà un sacrificio economico per i colleghi, ci impegniamo quindi a contenere il più possibile la cifra da richiedere, nella consapevolezza che ciò si rende necessario per tutelare il bilancio da spese pesanti ma inevitabili.

Consiglio Odg Emilia-Romagna

(15 settembre 2014)