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Nuove intimidazioni alla stampa nell’aula bunker del processo “Aemilia”

Antonio Farnè, presidente dell’Ordine Giornalisti dell’Emilia-Romagna, replica con questa nota.

L’ennesimo tentativo di delegittimare e intimorire i giornalisti messo in atto dagli imputati del Processo Aemilia non condizionerà il nostro lavoro di operatori dell’informazione al servizio dei cittadini e della verità.
È successo così nel gennaio scorso quando gli imputati chiesero di celebrare il processo a porte chiuse, senza la presenza dei cronisti, succederà così anche questa volta.
L’informazione libera è un dovere civile e democratico. Niente e nessuno la può fermare.

(16 luglio 2017)