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Occhio ai preti! Un saggio con documenti d’epoca di Poponessi e D’Emilio

Nato come expo storico-documentario, ora è un volume singolare e di interesse curato dal giornalista-saggista Paolo Poponessi insieme allo storico Franco D’Emilio.
È Occhio ai preti! Chiesa e Fascismo nella Romagna forlivese. 1929-1931, un libro-catalogo di recente pubblicazione che documenta un periodo storico complesso e “caldo” della città romagnola.
Il libro e la mostra correlata intendono approfondire le vicende, finora non molto indagate, relative al contrasto tra Chiesa (con le sue associazioni cattoliche) e Fascismo, emerse successivamente alla firma dei Patti Lateranensi.
Il Fascismo temeva che l’attività dell’associazionismo cattolico (lungi dall’essere relegata a un ambito solo devozionale) potesse sviluppare un

processo educativo-formativo del cittadino in direzione opposta ai fondamenti dell’ideologia fascista, di qui le aggressioni ai militanti cattolici, gli assalti di tipo squadristico a sedi associative, infine la chiusura d’autorità di numerosi circoli.
Come sottolineano gli autori, la crisi rientrò apparentemente solo con il “cedimento della Chiesa”. Tuttavia, “pur con molta prudenza, la Chiesa continuò, all’interno del suo associazionismo, a educare al rispetto della libertà e della centralità della persona, preparando, così, una generazione di saldi principi e valori, capace di affrontare le prove della guerra, della liberazione dal nazifascismo e della costruzione dell’Italia libera e democratica”.
Con documenti provenienti da collezioni private (in particolare dall’Associazione Culturale Garbatella 44 di Roma) e dall’Archivio di Stato di Forlì-Cesena, la mostra e il libro-catalogo evidenziano “il succedersi, anche nel forlivese, di pressioni e minacce fasciste nei confronti di membri e sedi dell’associazionismo cattolico, accusati di non accettare il monopolio fascista delle coscienze”.
Quanto il regime fosse sospettoso nei confronti della Chiesa è dimostrato pure da un nutrito numero di documenti “circa la sua stretta sorveglianza, spesso ricorrendo a spie ed infiltrati, dell’attività dei circoli cattolici e delle parrocchie, sino al punto di far schedare dalle forze dell’ordine tutti i sacerdoti della provincia di Forlì”.
Un volume calato nella storia romagnola, che può stimolare nuove riflessioni. Probabilmente, si può ancora meditare sulla disincantata considerazione del giovane Diego Fabbri (apparsa sul settimanale forlivese Il Momento): “Ogni più sacro sentimento, ogni più gelosa dignità, ogni più giusto orgoglio viene scosso, profanato, ucciso … Si è circondati, immersi, imbevuti in una generale mediocrità”.
Paolo Poponessi è giornalista pubblicista, collaboratore di quotidiani e periodici, autore di diversi saggi di carattere storico. Franco D’Emilio è funzionario scientifico all’Archivio di Stato di Forlì-Cesena, ricercatore storico, curatore di numerose mostre documentarie sulla storia della Romagna.
Franca Silvestri
(22 ottobre 2017)