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Incontro con Dalla Casa e Santini sul drammatico linciaggio di Anteo Zamboni

31 ottobre 1926: nel cuore di Bologna viene scritta una dolorosa pagina di storia, che ancora oggi solleva dubbi e stimola ricerche, riflessioni, confronti. È l’attentato a Benito Mussolini, attribuito al quindicenne Anteo Zamboni.
Intorno a questa tragica vicenda si è articolato il colloquio fra Brunella Dalla Casa, autrice del volume Attentato al duce. Le molte storie del caso Zamboni (il Mulino, 2000) e Claudio Santini, giornalista di cronaca giudiziaria, già presidente dell’Odg Emilia-Romagna.
Durante la conferenza (che si è svolta il 14 settembre a Bologna nella Sala dello Stabat Mater dell’Archiginnasio) sono stati proiettati documentari e immagini d’archivio del 31 ottobre 1926 e un filmato sull’inaugurazione del Littoriale.

Le cronache raccontano che Mussolini è a Bologna per l’inaugurazione del Littoriale, lo stadio olimpico ancora in funzione. Mentre percorre le vie del centro cittadino il giovane Anteo Zamboni gli spara e per un soffio non riesce a ucciderlo. In pochi istanti il ragazzo viene bloccato, linciato dalla folla e ucciso a colpi di pugnale. Tutta la famiglia di Anteo è arrestata con l’accusa di avere istigato il ragazzino.
Molti sono i quesiti sulla vicenda, tante le perplessità sulla natura dell’attentato, senza definizione i contorni del drammatico evento di quel pomeriggio bolognese. Nessuno ha mai creduto davvero alla responsabilità della famiglia di Anteo Zamboni nell’attentato a Mussolini. Ma con l’uccisione del ragazzo è stata eliminata qualsiasi speranza di capire di più. È stato il gesto isolato di un adolescente idealista? Oppure è stato istigato da qualcuno? E quel giorno a Bologna il giovane “eroe”, ormai dimenticato, era da solo?
L’appuntamento all’Archiginnasio è il primo del progetto “31 ottobre 1926. Una pagina di storia nel cuore di Bologna”, ideato e curato da Marco Macciantelli, che prevede una serie di incontri (in diverse sedi) per ripercorrere i dolorosi avvenimenti di quella giornata bolognese: l’attentato al Duce e il linciaggio dell’adolescente Anteo Zamboni. Ma anche i fatti scaturiti dal processo contro la famiglia Zamboni e la dura campagna di repressione verso la definitiva “fascistizzazione” dello Stato con la soppressione della libertà di stampa e lo scioglimento dei partiti.
F.S.
(15 settembre 2017)