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Il Consiglio di disciplina

Il Consiglio di Disciplina è nato da un decreto legge dell’agosto 2011 (diventato operativo con la legge 148 del 2011 e definitivamente articolato con  Decreto del Presidente della Repubblica 137/2012).
Un organismo disciplinare slegato da quella che precedentemente era stata definita la “giustizia domestica”: cioè la facoltà data ai consiglieri eletti di pronunciare sentenze di natura deontologica sui loro stessi colleghi.

Il consiglio è composto da 9 giornalisti: 6 professionisti e 3 pubblicisti.  La proporzione fra professionisti e pubblicisti è la stessa prevista dalla Legge del 1963 per il Consiglio dell’Ordine. Il rapporto di genere supera, nel nostro caso, quello sancito dal regolamento del nuovo istituto, che prevede la presenza di almeno una persona di genere diverso rispetto agli altri componenti,  in ognuno dei tre collegi giudicanti.

I componenti

Dall’11 febbraio 2022, il presidente è Claudio Santini (professionista), più anziano per iscrizione all’Ordine, il segretario Nicola Bianchi (professionista), giornalista con l’iscrizione più recente.
Gli altri componenti del Cdt sono Marina Castellano (pubblicista), Emanuele Galba (professionista), Marco Grana (pubblicista), Maria Patrizia Lanzetti (professionista), Letizia Magnani (professionista), Rossella Sant’Unione (professionista), Athos Tromboni (pubblicista).
A seguito delle dimissioni di Nicola Bianchi, il 22 giugno 2023 viene nominato consigliere Carlo Raggi (professionista). Il segretario diventa pertanto Marco Grana.

Una caratteristica essenziale del nuovo Istituto  è  quella di  operare a due livelli: l’intero  Consiglio  esamina tutti gli esposti inoltrati dall’Ordine regionale e, collegialmente, decide  le archiviazioni o la  prosecuzione nell’esame degli esposti; i Collegi (di tre componenti ciascuno) conducono autonomamente le istruttorie, ascoltano gli incolpati, decidono le assoluzioni o le sanzioni, e redigono le motivazioni.