Magazine d'informazione

Osservatorio regionale sulla professione osservatorio@odg.bo.it

Il nuovo Consiglio dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna ha stabilito che sia la consigliera Serena Bersani la referente dell’OSSERVATORIO REGIONALE SULLA PROFESSIONE, costituito durante lo scorso mandato e attivo con un monitoraggio costante sulle criticità del lavoro dei colleghi. Questo l’indirizzo mail per eventuali segnalazioni: osservatorio@odg.bo.it.

Il mestiere di giornalista non ha mai goduto di buona stampa, ma forse mai come in questo periodo storico i giornalisti sono oggetto di discorsi di odio, che spesso si traducono in minacce o arrivano alla violenza fisica. A farne le spese sono in prima persona i colleghi che stanno “al fronte”, cha fanno cronaca o inchieste scomode, ma è tutta la categoria a esserne coinvolta in un vortice irrefrenabile che si alimenta sui social e si sfoga nelle piazze.

La narrazione della pandemia purtroppo ha aggravato la situazione. I cosiddetti no-vax tessono quotidianamente una tela di odio sulla rete contro i giornalisti che si sforzano di raccontare in modo corretto, obiettivo ed etico ciò che da due anni sta avvenendo intorno a noi.

L’osservatorio di Ossigeno per l’informazione ha censito 301 giornalisti minacciati in Italia nel 2021 ed è quasi certamente una cifra sottostimata perché gli episodi sporadici sfuggono a questo conteggio. Il 24% dei cronisti minacciati è donna, categoria per altro già al primo posto tra quelle più odiate sui social secondo l’ultima mappa dell’intolleranza di Vox Osservatorio sui Diritti. Quindi, donna e giornalista è un connubio che, ai discorsi d’odio riservati ai colleghi maschi, aggiunge sessismo, bodyshaming, misoginia, paternalismo, patriarcato, pregiudizi, stereotipi e tabu culturali a non finire.

Anche in Emilia-Romagna non mancano i cronisti minacciati, ai tempi dell’inchiesta Aemilia dalla criminalità organizzata, oggi prevalentemente dai no vax. Cito due soli casi per tutti: quello di Valerio Lo Muzio, che al “rischio del mestiere” aggiunge anche l’essere sprovvisto di paracadute essendo precario, e quello del collega della Gazzetta di Modena Giovanni Balugani che, per aver realizzato un’approfondita inchiesta su di una sorta di setta antivaccinista, è diventato bersaglio di shitstorm mediatici di violenza inaudita.

A fronte di tutto ciò, serve avere un Osservatorio regionale dell’Ordine dei giornalisti sulla professione? Credo proprio di sì e ringrazio la precedente consigliatura che l’ha istituito e la collega Emilia Vitulano che ne è stata referente durante lo scorso mandato. Serve prima di tutto a mappare un fenomeno e a tenere accesi i riflettori su di esso e serve soprattutto a far capire a quanti ne sono vittima che non sono soli, che tutta la categoria è con loro.

Certo, l’Osservatorio dell’Ordine non si può occupare soltanto dei giornalisti vittime di attacchi esterni, minacce o querele temerarie (che sono lo strumento principe per attuare intimidazioni alla categoria), ma si deve parimenti occupare delle azioni di quei colleghi che, con comportamenti scorretti, contribuiscono ad alimentare l’immagine falsata e denigratoria che molti cittadini hanno della nostra professione. La deontologia è sempre al primo posto, i comportamenti onesti verso i colleghi e verso il pubblico che si deve informare sono imprescindibili. Del resto è compito primario dell’Ordine vigilare su questo ed eventualmente intervenire per far rispettare le regole, combattere le fake news, le notizie manipolate e la disinformazione.

Pertanto, invito tutti i colleghi a segnalare (che non è un’attività di delazione, ma una sorta di Whistleblowing perché l’episodio agito o che colpisce un singolo giornalista in realtà riguarda tutta la categoria) a osservatorio@odg.bo.it al fine di proteggerci e anche di migliorarci.

Serena Bersani
(16 gennaio 2022)