Dopo le barbarie. Il difficile rientro
ISCRIZIONI APERTE DAL 18 DICEMBRE 2019
L’Ordine Giornalisti dell’Emilia-Romagna e la Fondazione dell’Ordine
in collaborazione con Comunità Ebraica di Bologna, Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, BSC Bologna Sanità e Conoscenza
Per il XX GIORNO DELLA MEMORIA 2020
Nell’ambito del ciclo di incontri “Storia – memoria – per la civiltà”
lunedì 27 gennaio 2020
presso Cappella Farnese – Palazzo d’Accursio
piazza Maggiore, 6 – BOLOGNA
14,30 – 15,00 Registrazione dei partecipanti
15,00 – 19,00 Rievocazione scenica di una tragedia della Shoah: Il Caso Kleiman con Massimo Manini e Carolina Borghi
Saluti di Virginio Merola (sindaco Comune di Bologna), Daniele De Paz (presidente Comunità Ebraica di Bologna), Simonetta Saliera (presidente Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna), Giovanni Rossi (presidente OdG Emilia-Romagna)Relazioni:
- IZKOR: ricordati e non dimenticare Amalek
Rav Alberto Sermoneta (Rabbino capo Comunità Ebraica di Bologna) - Bologna faro di civiltà
Cardinale Matteo Maria Zuppi (Arcivescovo metropolita di Bologna) - Storie di rientro alla vita e di ritorno della cultura e delle civiltà restaurate
Lucio Pardo (autore del libro “Dopo la Barbarie. Il difficile rientro”, già presidente Comunità Ebraica di Bologna) - Fuga dal ricordo
Luciano Casali (docente di Storia contemporanea – Unibo) - Dopo la Shoah: cosa è successo e cosa non è successo
Marco Guidi (giornalista, docente di Storia del giornalismo) - Come ricordarsi di ricordare
Massimo Manini (regista, attore, sceneggiatore, film maker) - La Storia fonte di libertà
Rolando Dondarini (docente di Storia medievale – Unibo, presidente Festa Internazionale della Storia) - Anche i media possono insegnare la storia
Claudio Santini (giornalista, presidente Consiglio di Disciplina Territoriale OdG Emilia-Romagna)
Coordina Franca Silvestri (giornalista, docente di Deontologia – Master in giornalismo Unibo)
OBIETTIVI E COMPETENZE DA ACQUISIRE
- prosegue il ciclo di incontri “Storia – memoria – per la civiltà” con un nuovo seminario che dà seguito alle proposte di 11 luglio e 22 ottobre 2018 (Festa Internazionale della Storia), 28 gennaio (Sinagoga – XIX Giornata della Memoria) e 22 ottobre 2019 (Festa Internazionale della Storia). Il XX giorno della memoria (27 gennaio 2020) è un’occasione preziosa per puntualizzare nuovamente concetti che purtroppo non sono patrimonio di conoscenza storica per tutti gli italiani. Occorre ripetere che fra nazismo e fascismo c’è una differenza abissale, molto poco conosciuta in Italia dove per ignoranza o per strumentalizzazione politica vengono accomunati. Come scrive il giornalista tedesco Erich Kuby, tutti i nazisti sono fascisti, ma non tutti i fascisti sono nazisti. I fascisti impediscono con la violenza all’interlocutore di esprimersi, i nazisti lo uccidono e insieme a lui uccidono moglie, figli, famiglia e presunti avversari (donne e bambini compresi). Hitler ha voluto, programmato e scatenato l’1.9.1939 la Seconda Guerra mondiale e la sua “missione” è stata insegnare ai tedeschi ad uccidere le “razze non umane” (ebrei, zingari, disabili) e quelle “subumane” (russi, polacchi, boemi) e distruggerne le tracce (Mein Kampf, vol 2°, conclusioni in evidenza cap. XIV). La sua “civiltà” dei gruppi di pronto sterminio (Einsatzgruppen), dei campi di sterminio fabbriche della morte (16mila inceneriti al giorno), dei laboratori di tortura di Mengele per criminali esperimenti sui gemelli non è certo la “nostra” civiltà. In Italia manca ancora un approfondimento ed è quello che ci si propone di fare in questo GIORNO DELLA MEMORIA con l’aiuto di una rievocazione scenica di un dramma di vittime del nazismo e con considerazioni sulla diversa elaborazione dei lutti della tragedia bellica, che hanno prodotto le testimonianze del libro DOPO LA BARBARIE. Il difficile rientro. E di un altro volume che si propone di essere il sussidio per le PIETRE DI INCIAMPO poste (il 10 gennaio 2020) a Bologna
POSTI DISPONIBILI: 120
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