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Etica e informazione: il ruolo dell’etica nell’informazione e nel diritto

ISCRIZIONI APERTE DAL 1° OTTOBRE

L’Ordine Giornalisti dell’Emilia-Romagna e La Fondazione dell’Ordine

in collaborazione con Ordine Avvocati Bologna e Scuola Superiore di Studi Giuridici – Università di Bologna

giovedì 30 novembre 2017

Presso Sala Feste – Facoltà di Giurisprudenza
via Zamboni, 22 – BOLOGNA

PROGRAMMA

15,00 – 15,30 Registrazione dei partecipanti

15,30 – 19,00 Relazioni:
  • Introduzione: riflessioni generali e storiche su etica ed informazione
    Antonio Farnè (consigliere nazionale dell’Ordine Giornalisti)
    Carlo Berti (docente di Diritto della Comunicazione, Università di Bologna)

  • L’etica nell’informazione: comparazione storico-concettuale. Dall’ideologia all’approccio etico nell’uso dei mezzi tecnologici
    Giusy Ferro (giornalista e studiosa dell’informazione)

  • La comunicazione e la morale: giurisprudenza e pensatori del diritto più significativi. Ieri ed oggi
    Barbara Grazzini (docente di Diritto della Comunicazione Università di Bologna)

  • C’è una responsabilità etica del giornalista verso il pubblico e i fruitori della notizia?
    Massimo Gagliardi (già vicedirettore del Resto del Carlino)

  • I limiti della tecnologia di fronte alla dignità della persona: il caso di Facebook e di Tiziana Cantone. La sentenza e le implicazioni penali e sociali
    Guido Clausi Schettini (avvocato penalista)

  • Quale informazione per l’educazione dei giovani all’uso delle nuove tecnologie e alla lettura della notizia digitale? L’esperienza del Progetto Marconi
    Roberto Bondi (servizio TSI – Servizio Scolastico Regionale)

OBIETTIVI E COMPETENZE DA ACQUISIRE
  • l’area di intervento scelta è sull’etica e l’informazione, un modo per allargare e approfondire la riflessione sulle problematiche legate all’informazione nell’era tecnologica dagli aspetti storico–filosofici a quelli giuridici, non trascurando però le esperienze, e gli aspetti documentali con una serie di esemplificazioni per superare, in alcuni casi, il rischio del ‘troppo teorico’. L’interesse di ricostruire uno scenario più complessivo che richiami anche i problemi etici e giuridici dell’informazione legati all’uso degli strumenti tecnologici è dato dalla necessità di fornire al giornalista un background culturale a tutto raggio per poter individuare in maniera sempre più consapevole quale sia la responsabilità del giornalista stesso, il cui operato non si confronta solo con tutta una serie di perimetri giuridici, ma con zone di confine non immediatamente etichettabili, che coinvolgono comunque l’opinione pubblica e la persona

POSTI DISPONIBILI: 100
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