Giornalisti “a fumetti” – Dalle origini ai reportage disegnati

9,00 – 9,30 Registrazione dei partecipanti

9,30 – 13,30 Relazioni:

• Nascita e affermazione del fumetto nell’editoria americana e italiana, fino all’attuale rinascita della Nona arte
  Andrea Bonzi (giornalista)


• Disegnare con empatia, mettersi in gioco, produrre un cambiamento: alcuni esempi di graphic journalism
  Luca Baldazzi (giornalista)


• Dentro la redazione di Graphic News, il primo portale di informazione a fumetti
  Pietro Scarnera (giornalista e disegnatore)


• Dalla cronaca al fumetto: “Vivere”, la storia di Selma
  Ugo Bertotti (fumettista e illustratore)

• la prima parte del seminario – dopo aver definito le caratteristiche del medium fumetto – approfondisce il suo legame con la storia della carta stampata, a cominciare dalla sfida tra gli editori statunitensi Hearst (New York Journal) e Pulitzer (New York World) alla fine dell’Ottocento. Si passa poi all’analisi dello sbarco e l’evoluzione della “nona arte” in Italia (con focus sugli anni ’30 e la censura), per toccare il suo rapporto con la cultura “alta” fino allo sdoganamento degli ultimi anni, in cui il fumetto ha raggiunto una diffusione interessante (e connessa a quotidiani e allegati). Nel suo prosieguo, il seminario darà modo ai colleghi presenti di confrontarsi con un modo diverso – ma sempre più diffuso – di fare giornalismo, il graphic journalism appunto, comprendendone potenzialità e limiti. Saranno passati in rassegna autori come Joe Sacco, uno dei più importanti scrittori di reportage disegnati in Palestina ed ex Jugoslavia. Attraverso l’esperienza – unica in Italia – del portale Graphic News, che vede traa i suoi creatori Pietro Scarnera, mostreremo ai colleghi come si possono approfondire e diffondere le notizie attraverso fumetti o immagini, unendo l’immediatezza di questo medium con le esigenze di cronaca. Si analizzerà infine il passaggio dalla notizia di cronaca al racconto per immagini: particolare è il caso di “Vivere”, graphic novel di Ugo Bertotti che ripercorre la storia vera di Selma, profuga palestinese in fuga dalla Siria che è morta durante la traversata verso l’Italia; i suoi organi vengono donati a tre persone. L’autore ha raccontato per immagini le loro storie, intrecciando dunque il resoconto giornalistico con la forma fumetto