Il giornalismo e l’educazione finanziaria: la nuova Carta dei doveri dell’informazione economica

9,00 – 9,30 Registrazione dei partecipanti

9,30 – 13,30 Saluti introduttivi di Enrico Verderi (vicedirettore generale Carisbo)

Relazioni:

• La nuova carta dei doveri della stampa economica e finanziaria Luigi Cobisi (giornalista e dottore commercialista)


• Lavoro, risparmio e pensione: come gestire una vita lunga 100 anni
  Tiziana Bocus (private banker)


• Bitcoin e criptovalute: la nuova frontiera dell’educazione finanziaria
  Alessia Gozzi (giornalista, responsabile Economia QN)


• L’educazione finanziaria in Italia oggi – alcune evidenze
  Igor Lazzaroni (FEduF)


• L’evoluzione del modello di consulenza nel risparmio
  Monica Gotti (specialista Risparmio – Direzione Regionale Intesa Sanpaolo)


• Può il digitale rottamare il contante?
  Olga Galletti (specialista Prodotti Transazionali – Direzione Regionale Intesa Sanpaolo)

Coordina l’evento Matteo Naccari (giornalista Il Resto del Carlino)

• il tema dell’educazione finanziaria e della sua diffusione trasversale nel consesso sociale è sempre più rilevante sia a livello nazionale che internazionale. L’evoluzione del mondo economico e finanziario e la presenza di un numero sempre crescente di prodotti e servizi finanziari complessi, vanno di pari passo con l’ampiezza delle responsabilità decisionali che ricadono sui singoli individui, in termini anche di qualità e tenore di vita, e che si ripercuotono sul benessere sociale, in quanto determinanti per una maggiore crescita collettiva. La pubblica informazione ha una funzione imprescindibile nell’ambito di questo processo, soprattutto nell’indicare i concetti alla base dell’economia e della finanza, nel rispetto delle prerogative di libertà e di correttezza della stessa. Il corso di formazione per giornalisti della Fondazione per l’educazione Finanziaria e al Risparmio si colloca in questo solco e viene proposto per sensibilizzare e formare i protagonisti dell’informazione sul fronte dell’educazione finanziaria, venendo così incontro alla necessità di innalzare il livello di definizione dei contenuti da veicolare, dei segmenti di popolazione da coinvolgere e degli strumenti da utilizzare. Esaminare la nuova Carta dei doveri dell’informazione economica