Risarcimento del danno da diffamazione con il mezzo della stampa o con altro mezzo di pubblicità

9,00 – 9,30 Registrazione dei partecipanti

9,30 – 13,30 Introduce e modera Lorenza Lavosi (giornalista)

• L’istituto della mediazione: principi teorici ed applicativi
  Mirca Zavatta (fondatrice e responsabile di “Conciliamoci”, organismo di mediazione)


• Il reato di diffamazione: conseguenze ed evoluzione giurisprudenziali
• La diffamazione ed il diritto di cronaca e di critica
  Enrico Sirotti Gaudenzi (avvocato)


• La stampa locale e i risarcimenti economici della diffamazione a mezzo stampa
  Lorenza Lavosi (giornalista)

• c’è stato un momento in cui uno strumento giuridico di tutela come la querela per diffamazione è diventato un abuso, un deterrente contro il giornalismo. Secondo l’osservatorio “Ossigeno per l’informazione” su 100 querele presentate 40 sono temerarie. Difendersi in un giudizio ha dei costi (avvocati e bolli), può far perdere giornate di lavoro per interrogatori e udienze, e una causa contro un reporter potrebbe anche portare direttori e editori a scaricare il giornalista “piantagrane”. Con ordinanza 12 maggio 2016 il Tribunale di Verona si è pronunciato in merito alla coesistenza tra negoziazione assistita e mediazione obbligatoria, anche nei casi di querela per diffamazione. Il caso sottoposto al giudicante prende avvio da una domanda di risarcimento danni inferiore a 50.000 euro e come tale soggetta alla sola mediazione obbligatoria. Il seminario aiuterà i giornalisti a conoscere meglio l’istituto della mediazione civile e commerciale proprio in relazione alla diffamazione. Verranno delineati gli aspetti di rilevanza e utilità della procedura di mediazione nelle dinamiche conflittuali, segnatamente in quelle inerenti alla comunicazione (giornalismo e pubblicità). Ricostruire un ambiente che favorisca la comunicazione efficace non è semplice e se in più ci sono di mezzo cifre esagerate il tutto non può che degenerare e finire in tribunale. Un sereno confronto, grazie a un mediatore, può invece aiutare a ricostruire un canale di comunicazione efficiente e efficace tra le parti in conflitto