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Un racconto-verità sulla comunicazione istituzionale di Laura Trovellesi Cesana

Si addentra con spirito analitico fra le pieghe della comunicazione e dell’informazione istituzionale La fabbrica della democrazia. Come comunica(re) il Parlamento di Laura Trovellesi Cesana. Un saggio originale e disincantato, con la prefazione di Stefano Folli, edito da Guerini e Associati di Milano.
Il volume analizza le modalità comunicative istituzionali nel contesto contemporaneo della “Società dell’Informazione”.
L’autrice è una giornalista parlamentare di lunga è apprezzata carriera: ha lavorato per agenzie di stampa come Agi e Asca, per la Rai (Telecamere) e molti anni all’Ufficio stampa del Senato, ha una conoscenza non comune delle istituzioni per studi ed esperienza diretta.
L’analisi proposta tenta di rintracciare i significati autentici della comunicazione

e dell’informazione istituzionale, di definire i fondamentali di una professione specifica e soprattutto di approfondire le questioni poste dalla rivoluzione digitale, che ha trasformato la domanda-offerta dell’informazione in generale e ha inevitabilmente modificato la comunicazione-informazione istituzionale. Questioni che interrogano alcuni aspetti cruciali della dialettica democratica.
Comunicare e informare non sono sinonimi, richiamano significati e filosofie addirittura antinomiche, a dispetto dell’uso indifferenziato che ne viene fatto nel parlare quotidiano. Questa indifferenza tocca spesso anche la dimensione istituzionale della comunicazione. Da qui la chiave per analizzare il contesto e il valore complessivo dell’informazione e delle fonti primarie nella “Società dell’Informazione”.
La fabbrica della democrazia. Come comunica(re) il Parlamento propone una narrazione brillante e al tempo stesso semplice, fruibile da lettori specializzati ma anche da un pubblico più vasto, poiché vuole far comprendere l’importanza decisiva dell’informazione istituzionale ai fini della democrazia moderna, partendo dal fondamentale concetto che solo chi può contare su un’informazione completa è in grado di esercitare le sue scelte con piena consapevolezza.
Il saggio-racconto non manca di sottolineare come le istituzioni, fungendo da fonte primaria, possono fare la loro parte. Comunicare l’istituzione, quando tutto cambia e i tempi delle mutazioni sono veloci, è un’azione di grande responsabilità e insieme una sfida quotidiana. Un’attività fondamentale se si tiene conto della distinzione che l’autrice fa tra informazione e comunicazione.
Lo stile asciutto, ricco di riferimenti bibliografici e di richiami scientifici ma non accademico, fa di questo libro uno strumento nuovo. Un’indagine motivata da autentica partecipazione e da un forte amore per la professione di giornalista.
Franca Silvestri
(29 ottobre 2016)