Assegnato il premio stampa Colombe d’Oro per la Pace con il patrocinio dell’Odg
Un riconoscimento figlio degli anni della guerra fredda, eppure di tremenda attualità. È il Premio Archivio Disarmo Colombe d’oro per la pace la cui 34esima edizione ha fatto tappa a Bologna. Alla premiazione del 30 novembre, per l’Odg Emilia-Romagna era presente il consigliere Michelangelo Bucci.
La cerimonia del premio giornalistico si è svolta nella suggestiva cornice di Palazzo Re Enzo in occasione della Biennale della Cooperazione italiana (30 novembre e 1° dicembre). Tra i sostenitori storici del premio infatti, patrocinato anche dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, ci sono le cooperative aderenti a Legacoop.
La Giuria del premio, formata da Fabrizio Battistelli, Dora Iacobelli, Riccardo Iacona, Dacia Maraini, Andrea Riccardi e Tana de Zulueta ha assegnato quest’anno il riconoscimento al corrispondente del Manifesto Michele Giorgio (da oltre vent’anni inviato a Gerusalemme, nonché fondatore dell’agenzia di stampa Near East News Agency), alla freelance Sara Manisera (che da Beirut si occupa di donne, conflitti e società civile in Medio Oriente), al giornalista Pietro Suber. Il premio a Suber (vicepresidente dell’associazione Carta di Roma ed ex consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti) è stato assegnato per il suo film-documentario 1938. Quando scoprimmo di non essere più italiani, nel quale ha ricostruito una delle pagine più buie della storia italiana: l’emanazione delle Leggi Razziali.
Un Premio speciale della giuria è andato al Progetto Presidio Caritas Ragusa, che dal 2014 garantisce assistenza ai braccianti del territorio ragusano, come straordinario lavoro di solidarietà, finalizzato alla tutela dei diritti e della dignità di tutti i lavoratori, italiani e stranieri.
La Colomba internazionale 2018 è stata conferita infine a Steve McCurry, una delle figure più prestigiose della fotografia contemporanea, primo fotoreporter a mostrare al mondo le immagini del conflitto in Afghanistan. Il fotografo americano ha tagliato poi il nastro alla retrospettiva Una testa, un volto. Pari nelle differenze, che mette in mostra a Palazzo d’Accursio fino al 6 gennaio una quarantina di suoi ritratti.
(4 dicembre 2018)