Un nuovo anno d’impegno per l’Ordine. Ne difenderemo l’esistenza continuando a rivendicare la riforma della Legge. Rigore deontologico e formazione di qualità sono le nostre priorità. Il messaggio agli iscritti del Presidente dell’Odg regionale Giovanni Rossi
Cari colleghi,
questa è la mia seconda lettera annuale agli iscritti all’Ordine dell’Emilia-Romagna. Cercherò di essere sintetico per non impegnare troppo il vostro tempo, ma non posso non fare riferimento a quanto accade in questi mesi nel Paese, in un clima caratterizzato da insulti e minacce ai giornalisti e dal rilancio dell’ipotesi di abrogazione del nostro Ordine professionale come parte di un’azione che tende ad intimidire i giornalisti e ridurne l’autonomia professionale. L’Ordine ha risposto non con una semplice autodifesa dell’esistente, ma elaborando le linee guida di una possibile riforma che tocca, ora, alla politica, attraverso il Parlamento, trasformare in una vera legge di modifica delle norme risalenti, quasi tutte, al 1963. Un’era fa.
La riforma è necessaria, ma essa deve salvaguardare l’organismo di autogoverno deontologico e disciplinare con compiti di formazione che è l’Ordine. Questa è una scelta imprescindibile.
Nel 2019 ricorrono 75 anni dalla fucilazione del giornalista de il Resto del Carlino Ezio Cesarini da parte dei fascisti e 40 anni dall’assalto terroristico alla sede dell’Associazione stampa dell’Emilia-Romagna nel corso del quale morì Graziella Fava. Le celebrazioni saranno entrambe occasioni per ribadire il nostro impegno a difesa della libertà dell’informazione a servizio della democrazia.
L’attacco che ci viene portato deve trovare risposta anche rafforzando i nostri organismi cominciando con il rinnovare rapidamente la quota annuale (che resta invariata). Quest’anno c’è una significativa novità: i colleghi ricevono direttamente il bollino assieme all’invito a sottoscrivere la quota. Il bollino – ovviamente – ha valore solo se il collega regolarizza la propria posizione attraverso il versamento della quota, cosa che vi invito a fare il più rapidamente possibile. Una novità che impegna l’Ordine ad un ancora più rigoroso controllo della regolarità della posizione dei propri iscritti.
Nell’anno da poco concluso, il Consiglio ha cercato di proseguire, qualificandola ulteriormente, l’azione di formazione – obbligatoria per legge e che realizziamo attraverso la nostra Fondazione, la prima che un Ordine abbia costituito in Italia – intessendo rapporti con gli Atenei presenti in regione e con enti ed istituti che possano mettere a disposizione i loro saperi, utili a migliorare la qualità del nostro lavoro. Siamo aperti a considerare le proposte che ci vengono avanzate purché caratterizzate da qualità e serietà.
L’impegno alla formazione di giornalisti sempre più qualificati e consapevoli dei propri obblighi deontologici si esplica anche attraverso la collaborazione con l’Università di Bologna nella gestione del Master in giornalismo che quest’anno si trasferirà in una nuova sede, più rispondente alle necessità ed alle indicazioni che vengono dall’Ordine nazionale.
Altro impegno è quello di gestire il bilancio con rigore evitando ogni spreco ed ottimizzando il lavoro dei nostri uffici. Da questo punto di vista invito nuovamente tutti ad ottemperare ad un altro obbligo di legge per coloro che sono iscritti agli Ordini professionali: dotarsi di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC) il cui uso consente di abbattere significativamente i costi delle comunicazioni che l’Ordine deve inviare ai propri iscritti. Dal punto di vista dei mezzi di informazione stiamo varando una newsletter almeno mensile allo scopo di intensificare i rapporti con i colleghi, così come vogliamo estendere i servizi offerti ai giornalisti ed ampliare il parco delle convenzioni che mettiamo loro a disposizione, come si può vedere dal nostro sito.
Concludendo questo breve messaggio voglio ringraziare tutto il personale e i collaboratori dell’Ordine e della Fondazione per la qualità del loro impegno senza il quale l’azione del Consiglio non sarebbe efficace.
Giovanni Rossi
Presidente del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna
(6 gennaio 2019)