Cordoglio per la scomparsa di Adalberto Erani. Il ricordo dell’Ordine e dell’Assostampa Forlì-Cesena
La scomparsa del collega Adalberto Erani, morto nei giorni scorsi a Forlì, all’età di 75 anni, unisce nel dolore l’intera famiglia del giornalismo romagnolo. L’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna e l’Associazione stampa di Forlì-Cesena lo ricordano per la qualità del lavoro svolto in decenni di attività nel mondo dell’informazione, per l’impegno profuso nelle battaglie per la libertà di stampa e per la tutela di una professione alla quale teneva moltissimo.
Adalberto Erani ha caratterizzato il suo percorso con grande forza di carattere, acquisendo sul campo solida autorevolezza nel mondo degli Uffici stampa del settore fieristico ed agroalimentare. Da Milano alla Romagna, dall’Emilia-Romagna alla rete europea e internazionale, Adalberto Erani ha svolto il proprio servizio, all’interno di realtà prestigiose, per esposizioni, eventi e progetti, giungendo anche ad avviare un proprio livello imprenditoriale.
Era iscritto da lungo corso all’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna e, nel tempo, aveva intrapreso un ruolo attivo per accreditare il riconoscimento effettivo degli operatori dell’informazione del settore in cui lavorava e che, ancora negli anni Novanta, risultava schiacciato tra la comunicazione d’impresa e la pubblicità. Adalberto Erani partecipava puntualmente all’azione dell’Associazione Stampa Forlì-Cesena continuando il suo impegno volto a dimostrare come, nel settore della produzione e della promozione, fosse più che mai fondamentale un lavoro giornalistico serio, deontologicamente corretto e attento alla tempestività per sostenere i canali di comunicazione diretta e, soprattutto, come fonte affidabile per le testate della carta stampata, della tv, della radio e del web.
Tra gli elementi qualificanti della sua persona – forte e di carattere – spiccava la capacità di intrattenere relazioni di collaborazione continuative e mai strumentali. Raggiunto il pensionamento, Erani aveva continuato a praticare l’attività giornalistica nell’associazionismo partigiano, scrivendo per la rivista romagnola “Cronache della Resistenza” e anche per la testata nazionale dell’ANPI (l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) “Patria Indipendente”, con l’attenzione puntata sui valori della Costituzione. Alla moglie Lea, ai colleghi, agli amici ed a tutti coloro che hanno condiviso con lui percorsi professionali e d’impegno civico, giungano i sentimenti di cordoglio da parte della Associazione Stampa Forlì-Cesena e del Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna.
(12 settembre 2021)