È scomparsa Antonietta Tartagni. Lutto negli ambienti della cultura e del giornalismo per la perdita di una “vera” Professoressa
Cordoglio nel mondo giornalistico e culturale forlivese per la scomparsa della professoressa Antonietta Tartagni, 78 anni, direttrice della rivista “Il Nuovo Areopago”, del periodico “ForzARomagna” e, nel 2009-2010, del settimanale “Il Momento”, prima donna a ricoprire quell’incarico. È morta a seguito di una grave malattia lunedì 27 giugno all’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì, dove era ricoverata da alcuni giorni.
Giornalista pubblicista, persona di profonda cultura, era stata insegnante di latino e greco al Liceo Classico e presidente della cooperativa editoriale e culturale “La Nuova Agape”. Iscritta all’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna, ha sempre partecipato con interesse e costanza a numerosi seminari e corsi di formazione OdG per l’acquisizione dei crediti, seguendo incontri in presenza e anche in piattaforma online. Ha collaborato all’organizzazione dei convegni regionali dei giornalisti, giunti quest’anno alla XVII edizione, proposti dall’Ufficio per le Comunicazioni sociali della Ceer e dall’OdG E-R.
La professoressa Tartagni si era laureata in Lettere classiche alla Sapienza di Roma, con specializzazione in Archeologia, e aveva collaborato a Cseo, il Centro Studi Europa Orientale fondato a Forlì da don Francesco Ricci, missionario, educatore e comunicatore, traducendo numerosi testi e libri clandestini del Samizdat, provenienti dai Paesi dell’Europa dell’Est, fra i quali “Il potere dei senza potere” di Václav Havel. Ha poi collaborato a lungo con il giornalista Alessandro Rondoni, direttore per oltre vent’anni della redazione de “Il Momento”, e ad altre esperienze di comunicazione dell’Ucs Ceer, fino agli ultimi giorni della sua vita. Ha scritto numerosi articoli pubblicati in riviste e giornali, molti dei quali su “Il Nuovo Areopago”, e recentemente aveva dato vita, insieme ad alcune amiche anziane, ad un percorso di prossimità domiciliare e di originale convivenza per condividere la quotidianità, svolgendo pure momenti di riflessione e di approfondimento culturale.
Amante di un linguaggio limpido ed erudito, correggeva testi e articoli avendo sempre a cuore la parola e il suo significato. «Per conoscere – diceva la Tartagni – è necessario che i fatti e le notizie siano trasmessi in modo chiaro, comprensibile e in una forma corretta, perché la bellezza del linguaggio è parte del contenuto».
Maria Depalma
(29 giugno 2022)