Rinascimento a Ferrara. Imperdibile mostra a Palazzo dei Diamanti (restaurato) fino al 19 giugno 2023
È solo la prima di un poker di mostre assolutamente da non perdere. Inaugurata a metà febbraio a Palazzo dei Diamanti, l’esposizione Rinascimento a Ferrara, curata da Vittorio Sgarbi e Michele Danieli, è destinata a un sicuro successo sotto ogni punto di vista. E per molti motivi. Alla conferenza stampa hanno partecipato 170 colleghi di testate giornalistiche di tutta Italia.
Potranno essere ammirate ben centrotrenta opere, provenienti dai maggiori musei del mondo, tutte realizzate nell’epoca caratterizzata da Umanesimo e Rinascimento: filosofie e stili di vita che ha visto Ferrara, con la sua Corte estense, tra le capofila.
Questa prima puntata artistica rivolge i riflettori su Ercole de’ Roberti (1451 – 1496) e Lorenzo Costa (1460 – 1535) due assoluti protagonisti – non del tutto valorizzati ma ora lo saranno – di una stagione indimenticabile, quella dell’Officina ferrarese, fortunato termine coniato dal Roberto Longhi in occasione della grande mostra sul Rinascimento ferrarese del 1933.
L’inaugurazione ha avuto luogo in coincidenza con la riapertura del sempre splendido Palazzo dei Diamanti sottoposto a necessari lavori di restauro e riattamento conclusisi con ottimi risultati.
Delle opere si diceva. Oltre a Ercole e Lorenzo, sono esposti fra gli altri capolavori di Donatello e Mantegna, Bellini e Perugino, Nicolò Dell’Arca e Cicognara, i ferraresi di nascita o acquisiti: Cosmè Tura, Ortolano, Vicino, Marco Zoppo, Guido Mazzoni, Mazzolino. Olii su tavola, tele, affreschi, tempere, sculture. Soggetti religiosi e laici, paesaggi, ritratti. Insomma una felice e articolata rappresentazione di quel lungo, intenso ed emozionante periodo della nostra storia – anche quella locale – nei quali i fermenti intellettuali dell’Umanesimo presto si trasformarono in arte per poi svilupparsi ed esplodere nella magnificenza del Rinascimento. Non a caso in quegli anni, come ha ricordato nella conferenza stampa di presentazione l’assessore alla cultura del Comune di Ferrara Marco Gulinelli, Ferrara veniva “ridisegnata” dal grande architetto Biagio Rossetti che ne farà la prima città europea.
Ma la chiave artistica di accesso all’epoca, parlando in termini ferraresi, è rappresentata dagli spettacolari affreschi di palazzo Schifanoia, “delizia” estense, che vide tra i principali pittori proprio Ercole de’ Roberti, grandissimo artista, morto in ancor giovane età, operativo anche a Bologna come del resto Lorenzo Costa che poi lavorò a lungo e proficuamente nella Mantova di Isabella Gonzaga (d’Este).
La mostra rimarrà aperta fino al 19 giugno.
Alberto Lazzarini
Vicepresidente Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna
(24 febbraio 2023)
Nell’immagine: “Sposi” di Ercole de’ Roberti