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Il Consiglio di disciplina

Il Consiglio di Disciplina è nato da un Decreto legge dell’agosto 2011 (diventato operativo con la legge 148 del 2011 e definitivamente articolato con Decreto del Presidente della Repubblica 137/2012).
Un organismo disciplinare slegato da quella che precedentemente era stata definita la “giustizia domestica”, cioè la facoltà data ai consiglieri eletti di pronunciare sentenze di natura deontologica sui loro stessi colleghi.

Il consiglio è composto da 9 giornalisti: 6 professionisti e 3 pubblicisti.  La proporzione fra professionisti e pubblicisti è la stessa prevista dalla Legge del 1963 per il Consiglio dell’Ordine. Il rapporto di genere supera, nel nostro caso, quello sancito dal regolamento dell’istituto, che prevede la presenza di almeno una persona di genere diverso rispetto agli altri componenti, in ognuno dei tre collegi giudicanti.

I componenti
Dal 30 settembre 2025, il presidente è Carlo Raggi (professionista), più anziano per iscrizione all’Ordine, il segretario Luca Molinari (professionista), giornalista con l’iscrizione più recente. Nella riunione di insediamento del 16 ottobre 2025 – come stabilito dal regolamento del Cdt approvato nel precedente mandato dal Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna – è stata inoltre designata alla vicepresidenza Rossella Sant’Unione (professionista), che svolgerà le funzioni di presidente in caso di sua assenza o impedimento.
Gli altri componenti sono Sara Bucci (professionista), Alessandro Carli (pubblicista), Emanuele Galba (professionista), Maria / Patrizia Lanzetti (professionista), Gabriella Pirazzini (pubblicista), Athos Tromboni (pubblicista).

Il Cdt opera a due livelli: l’intero Consiglio esamina tutti gli esposti inoltrati dall’Ordine regionale e, collegialmente, decide le archiviazioni o la prosecuzione nell’esame degli esposti; i Collegi (ognuno formato da tre componenti) conducono autonomamente le istruttorie, ascoltano gli incolpati, decidono le assoluzioni o le sanzioni, e redigono le motivazioni.