“Bologna è cura”. Incontro pubblico e Manifesto per la Giornata dei Risvegli 2023
“Bologna è cura” è in programma mercoledì 7 giugno 2023, alle ore 17, presso l’Auditorium Enzo Biagi – Biblioteca Salaborsa di Bologna (Piazza Nettuno, 3).
Un evento, patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna, che tratta anche la questione del corretto linguaggio giornalistico sui temi della malattia e delle persone fragili in un tavolo coordinato dalla consigliera dell’OdG regionale Serena Bersani.
L’incontro – organizzato per co-progettare insieme il Manifesto partecipativo per la Giornata dei Risvegli 2023 – si apre con una sessione plenaria introduttiva sul progetto “Bologna è cura” e sul metodo di lavoro per la co-progettazione del Manifesto. Successivamente, gli esperti coinvolti ai tavoli presentano i temi di lavoro e i partecipanti si dividono in gruppi in base alle loro preferenze.
Quattro i temi di cui si discute in altrettanti tavoli: servizi, educazione e comunità, diritti, informazione.
Servizi: Dall’arrivo in ospedale al rientro in comunità, particolare attenzione deve essere prestata al tema dell’alleanza terapeutica, della pianificazione condivisa dei percorsi e patto di cura, della centralità della persona e degli strumenti di integrazione di progetto. Il progetto riabilitativo-assistenziale deve integrare servizi specialistici sanitari e sociali, assicurando una équipe multi professionale, prevedendo progetti di assistenza, reinserimento sociale e riabilitazione, mirando all’autonomia della persona e alla qualità di vita, inclusi gli aspetti affettivo-relazionali. Referente esperto: Roberto Piperno neurologo, fisiatra, direttore scientifico Gli amici di Luca odv.
Educazione e comunità: Le persone con esiti di coma, gravi cerebrolesioni e i loro familiari si trovano a vivere la complessità di una nuova vita, caratterizzata da un mondo cognitivo da esplorare e capire, dove i bisogni non sono solo di tipo sanitario, ma anche emotivo, e dove le sfide non sono più solo individuali o del nucleo familiare, ma di tutta la comunità che li circonda. Referente esperta: Elena Malaguti, docente di Scienze dell’Educazione Università di Bologna.
Diritti: Il progetto di vita delle persone coinvolte è centrale per la programmazione dei percorsi di cura e di riabilitazione. E’ importante perciò informare i familiari delle persone con Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) sulla legge sui caregiver e sui loro diritti e prevedere fin da subito momenti strutturati di comunicazione per permette loro di affrontare questo momento di criticità con i tempi necessari per la scelta condivisa ritenuta più opportuna. Referente esperta: Elisa Bortolazzi, Studentessa in Disability & Diversity Manager all’Università di Tor Vergata (Roma) e Tirocinante presso il Comune di Bologna.
Informazione: Il racconto e la comunicazione della malattia influiscono sulla percezione delle persone. Un gruppo di familiari di persone con GCA è consulente e sostenitore del documento “Comunicare il coma” che promuove una trattazione non pietistica e marginalizzata nei canali di informazione, con l’obiettivo di permettere ad una minoranza di persone di essere prima vista, poi raccontata e, infine, integrata con i suoi giusti valori nel contesto sociale. Referente esperta: Serena Bersani, consigliera Ordine dei Giornalisti Emilia Romagna.
La Giornata dei Risvegli “è una manifestazione di livello nazionale ed europeo di sensibilizzazione sui diritti delle persone con esiti di coma e gravi cerebrolesioni acquisite (CGA). È promossa dall’organismo di volontariato Gli amici di Luca, che da anni mette in campo, a partire dalla Casa dei Risvegli Luca De Nigris di Bologna nella quale opera, numerose azioni per dare risposta ai bisogni di queste persone e delle loro famiglie”.
Testimonial dell’iniziativa è l’artista Alessandro Bergonzoni.
Bologna è cura | Manifesto partecipativo per la Giornata dei Risvegli, “finanziato dalla Regione Emilia Romagna (legge 15/2018), è un’iniziativa corale che, a partire da questa esperienza, vuole promuovere il concetto di cura come azione collettiva e condivisa, da parte di tutti gli stakeholder interessati e della comunità, per fornire risposte integrate ai bisogni – sanitari, assistenziali e relazionali – di queste persone”.
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(3 giugno 2023)