Magazine d'informazione

“Staffetta per Julian Assange” in Emilia-Romagna dal 9 al 19 febbraio 2024

L’Emilia-Romagna si mobilita per Julian Assange. Gli attivisti dei Movimenti per la scarcerazione del giornalista australiano, in collaborazione con Amnesty International e altre associazioni del territorio, dal 9 al 19 febbraio 2024 promuovono la “Staffetta per Julian Assange”, una maratona speciale che coinvolge diverse località della regione, compresa Bologna, per chiedere a gran voce la liberazione del fondatore di WikiLeaks. L’iniziativa è sostenuta da Anpi nazionale, Fnsi, Articolo21 e Arci regionale.

La Staffetta intende “favorire la crescita di consapevolezza di cittadine e cittadini sul caso Assange e sulle sue implicazioni”. Prende il via venerdì 9 febbraio (ore 20.45) a Casina (Reggio Emilia) con una conferenza promossa dagli attivisti in collaborazione con l’amministrazione comunale. Sabato 10 febbraio (ore 10) a Parma è previsto un “presidio creativo” promosso da Donne in Nero e Casa delle Pace; sempre sabato 10 febbraio (ore 15) a Cesena gli attivisti realizzano invece un flash mob. Lunedì 12 febbraio (ore 18.30) a Modena viene allestito un banchetto informativo per la cittadinanza. Martedì 13 febbraio (ore 18) a Ferrara è in programma la proiezione del film documentario “Hacking justice”. Giovedì 15 febbraio (ore 20) a Bologna il Movimento locale organizza un’intervista a Sara Chessa, giornalista e autrice del libro “Distruggere Assange. Per farla finita con la libertà d’informazione”, al termine viene proiettato il documentario “Julian Assange. Il prezzo della verità”. Sabato 17 febbraio (ore 10.30) a Reggio Emilia si tiene un sit-in con letture nella piazza del mercato contadino, organizzato dal Movimento e da Amnesty Reggio Emilia; mentre a Ravenna sempre sabato 17 febbraio (ore 17) viene organizzato un presidio di fronte al municipio a cura di Free Assange Ravenna/Faenza. Domenica 18 febbraio (ore 9) a Cavriago (Reggio Emilia) sono previsti flash mob e volantinaggio al mercato, organizzati dal Movimento della Val d’Enza. La Staffetta si conclude lunedì 19 febbraio (ore 21) a Reggio Emilia con la proiezione del film documentario “Hacking justice” al Circolo Arci Pigal.

Il progetto “nasce dalla comune volontà dei partecipanti di compiere un ulteriore sforzo, aggregando più soggetti e risorse a livello regionale, per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda di Julian Assange in questo momento cruciale, in cui si attende la decisione sull’ultimo appello possibile contro la sua estradizione. I giudici dell’Alta Corte di Londra si riuniranno infatti il 20 e 21 febbraio prossimi e questa potrebbe essere l’ultima chance di Julian per avere giustizia”.

I promotori ricordano che “il giornalista australiano è detenuto da oltre quattro anni in un carcere di massima sicurezza londinese, senza accuse né processo; il 17 giugno 2022 è stato firmato l’ordine di estradizione verso gli USA, dove rischia fino a 175 anni di carcere per aver rivelato al mondo la verità sugli abusi e i crimini di guerra commessi dalle forze americane in Iraq e in Afghanistan”. Ma precisano: “questa battaglia va oltre l’uomo Assange, perché se Julian pagherà con la vita l’aver svolto il suo mestiere fino in fondo, saranno a rischio il giornalismo investigativo libero e il nostro diritto a conoscere la verità su fatti di pubblico interesse, valori fondamentali della democrazia. Perciò non possiamo permettere che Julian venga estradato”. Infine, invitano “tutte e tutti a unirsi a noi in questa maratona per Julian e per il futuro dei nostri diritti! E per prepararci alla grande manifestazione prevista per il 20 febbraio 2024 (il cosiddetto giorno X) alle ore 17 a Milano, davanti al Consolato britannico”.

Nei mesi scorsi, la mobilitazione dei nove Movimenti attivi in regione – Free Assange Bologna, Casa della Pace Parma e Donne in Nero Parma, Free Assange Reggio Emilia, Free Assange Appennino Reggiano, Free Assange Val D’Enza, Free Assange Modena, Free Assange Ravenna/Faenza, Free Assange Cesena, Ferrara per Assange – ha portato al conferimento della cittadinanza onoraria ad Assange a Reggio Emilia e all’avvio dell’iter anche a Modena e Bologna (dove sono state raccolte tra i cittadini oltre 2000 firme, già consegnate al sindaco Matteo Lepore, che ha accolto la proposta e in questi giorni potrebbe presentarla in Consiglio comunale per l’approvazione). Ora, gli attivisti che promuovono la mobilitazione nelle varie città dell’Emilia-Romagna dicono: “dobbiamo fare tutto il possibile perché Julian possa continuare a lottare con noi e portarlo a essere libero. Se non difendiamo la verità siamo perduti”.

F.S.
(9 febbraio 2024)