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Singolare e realistico viaggio-memoria del giornalista Nicola Bianchi fra gli eventi criminali di Bologna

Crimini Felsina. Delitti a Bologna è il titolo del nuovo libro del collega Nicola Bianchi, pubblicato da Minerva Edizioni con prefazione di Gianni Leoni.
Il volume inaugura la collana Ade dell’editrice bolognese e propone “otto storie, otto sanguinosi capitoli consumati nella città e nei suoi 3700 Km2 di estensione, dagli anni Cinquanta fino a oggi”.
Più di duecento pagine che fanno risuonare “l’eco del dolore a Bologna”. Perché “Bologna non dimentica. Bologna vuole tenere viva la memoria. Lo fa ogni anno, dopo quel maledetto 2 agosto 1980, nel ricordare la strage alla stazione. Ma all’ombra delle Due Torri ci sono molte altre storie di sangue che non possono, e non devono, cadere nell’oblio”.
Crimini Felsina ripropone diverse e incisive “vicende nere” ponendo quesiti, riflessioni, dubbi: “Cosa spinse la banda di Paolo Casaroli, il primo rapinatore di banche, a quelle sanguinose azioni? Perché quell’orrore e quella cattiveria nei confronti della piccola Sara Jay? Cosa c’è dietro al misterioso omicidio del tassista Giorgio Camorani? Qual era il vero movente dell’assassinio di Francesca Alinovi, illuminata artista e importante critico degli anni Ottanta? E ancora: come si può diventare un killer a 16 anni, freddare un amico e nasconderlo in un pozzo a un passo da casa?”.
La narrazione cerca “di fornire al lettore una chiave di lettura, nel tentativo di fare chiarezza su scenari e colpevoli, movente, vittime e imputati, scavando negli archivi di procure, tribunali e studi legali, attraverso crudi atti giudiziari e grazie agli articoli giornalistici del tempo, completati dalle interviste esclusive fatte dall’autore. Un excursus molto duro, un viaggio nella memoria della Bologna criminale che ancora oggi vuole verità”. I casi trattati: “l’uccisione del giornalista Ezio Cesarini, il delitto del tassì 17 (Giorgio Camorani), la Banda Casaroli, il caso Alinovi, il delitto di Valeriano Poli, l’uccisione della piccola Sarah Jay, l’omicidio Venier all’università, il baby killer di Giuseppe Balboni”.

Nicola Bianchi è originario di Portomaggiore (FE). Giornalista professionista, è vice caposervizio al Resto del Carlino. Tra i tanti casi seguiti: l’omicidio di Federico Aldrovandi, la strage alla stazione di Bologna, i delitti della Uno Bianca. Una sua inchiesta del 2014 ha permesso la riapertura delle indagini sull’omicidio di Willy Branchi, avvenuto a Goro nel 1988. Nel 2015 è stato premiato come giornalista dell’anno dell’Emilia-Romagna. Con Minerva Edizioni è autore di Storia di Willy e di Valeriano Forzati presunto colpevole (2015) e Delitti nella Nebbia (2018). Con l’opera La strada di Marco (Faust edizioni, 2018) nel 2023 ha ottenuto il premio della giuria al Concorso internazionale Cristina Campo e nel 2024 il premio Eccellenza al Concorso nazionale Chiara Grillo sezione narrativa.

F.S.
(14 luglio 2025)