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“Carlino 140”, una insolita esposizione a La Palazza di Budrio (Cotignola-RA)

Si intitola Carlino 140 la mostra sui centoquarant’anni del quotidiano il Resto del Carlino, allestita dal collega Roberto Zalambani a La Palazza di via Gaggio 7 a Budrio (frazione del Comune di Cotignola nel Ravennate).
Un’esposizione curiosa (inaugurata lo scorso settembre), che propone “un viaggio senza censure tra giornali, libri, documenti e pubblicità”. In occasione delle Giornate d’Autunno FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) in Bassa Romagna, domenica 12 ottobre 2025 è stata realizzata una apertura straordinaria con visite guidate. L’iniziativa ha il patrocinio di Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna e Assostampa regionale Aser.

Attraverso “testimonianze visive” e “reperti” raccolti dal curatore in oltre cinquant’anni, Carlino 140 racconta la storia del quotidiano, che “si intreccia con due secoli di giornalismo italiano” e con passaggi epocali del nostro Paese. Il percorso espositivo è suddiviso in sezioni tematiche che raccolgono documentazione cartacea, oggetti e curiosità, come la “ricostruzione di un carretto porta giornali che consentiva di raggiungere periodicamente i paesi e gli agglomerati rurali dove non c’erano le edicole”. Una sezione “ripercorre i vari cambiamenti di testata con grafiche che rispecchiano gli orientamenti editoriali dell’epoca”. Un’altra “è dedicata alle pubblicazioni che il giornale ha abbinato alla propria diffusione nei decenni”. Poi ci sono “le storpiature, che in modo ironico hanno attirato il sorriso e la curiosità”, come il numero del Male “con l’intera prima pagina dedicata alle dimissioni del Sindaco comunista di Bologna Renato Zangheri”. Non mancano cenni ai “giornali concorrenti”, al “rapporto del giornale con gli scrittori romagnoli, non sempre positivo”, a “tutta la catena editoriale: dalla fotografia alla macchina da scrivere, alle vecchie tipografie con i caratteri a piombo fino ai primi computer e alla fotocomposizione”. La parte più scenografica è costituita dai “grandi manifesti che ricoprivano le edicole prima di lasciare il posto alle minuscole locandine”. E poi ci sono tante curiosità: “la bottiglia di vino con etichetta presentata nel 125°, un quadro a penna di anziani che leggono, una banconota da 5 lire (quelle che venivano lanciate da piccoli aerei da turismo sulle coste dell’Emilia-Romagna attaccate a un paracadute), le cartoline con le testate dei tram a inizio ‘900, l’ufficiale degli alpini che in trincea sfoglia il giornale”.

Una mostra insolita, nelle corde della casa-museo La Palazza, “Centro di documentazione sulla memoria condivisa e il giornalismo tematico” che ospita raccolte e allestimenti permanenti, curati dal proprietario-amatore Roberto Zalambani. La Palazza è un complesso rurale imponente con travi di legno ai soffitti e un fienile tra i più belli e grandi della Bassa Romagna. I tre piani del corpo principale ospitano numerosi spazi museali in continua evoluzione, grazie al costante apporto di collezionisti e famiglie che collaborano al progetto del Centro di Budrio-Cotignola, “dove i ricordi di una vita trovano accoglienza, protezione e visibilità grazie alle tante mostre tematiche che vengono organizzate”. In particolare: “Vincenzo Collina espone a rotazione le sue rarissime biciclette a 2 o 3 ruote, militari o da lavoro; Bruno Zama presenta la sua vastissima raccolta di recuperi bellici a uso civile (dalla Prima Guerra Mondiale all’attuale conflitto russo-ucraino); Cristiano Riciputi consente di ammirare tante macchine da scrivere della Seconda Guerra Mondiale”. E poi c’è l’esposizione permanente di giornali, non soltanto italiani, “che i visitatori possono sfogliare liberamente entrando nelle atmosfere dell’informazione di varie epoche”.

Dopo l’evento FAI, la mostra Carlino 140 rimane allestita e può essere visitata a richiesta. Ingresso libero su appuntamento scrivendo alla mail zalambanir18@gmail.com.

F.S.
(12 ottobre 2025)