Prorogato il Contratto di lavoro giornalistico. La trattativa Fnsi-Fieg continua
Resterà in vigore fino alla sottoscrizione del nuovo accordo tra Fnsi e Fieg l’attuale Contratto nazionale di lavoro giornalistico. Alla vigilia della scadenza, prevista per il 30 settembre, la Federazione nazionale della stampa italiana e la Federazione italiana editori giornali hanno prorogato le norme in vigore per tutta la durata della trattativa, che proseguirà nelle prossime settimane.
Di seguito il parere del segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso e il punto di vista della Fieg.
Lorusso spiega che «le posizioni sono distanti. È però positivo che le parti siano decise a definire regole condivise e che ci sia la volontà comune di andare avanti. La Fnsi rimane convinta che al centro del confronto debba esserci l’occupazione e che il futuro del settore non possa essere il precariato
diffuso e il lavoro senza diritti. Il tavolo fra governo e parti sociali, che porterà alla definizione di nuove regole per il comparto, a cominciare dalla riforma della legge 416/81, dovrà combinare la necessità di chiudere i processi di ristrutturazione ancora in atto con l’altrettanto ineludibile rilancio del settore, agevolando e stimolando gli investimenti e rilanciando l’occupazione. Il governo deve fare la sua parte partendo dal riconoscimento del ruolo strategico che l’informazione riveste in ogni sistema democratico, affrontando nodi strutturali, dalla ridefinizione delle norme sulle concentrazioni e sulle fusioni nel settore editoriale fino alla tutela del diritto d’autore e alla raccolta pubblicitaria, materie in cui la mancanza di regole agevola gli over the top, moltiplicandone fatturati e profitti, a scapito di tutto il sistema».
Di posizioni distanti parla anche la Fieg che, ribadendo l’intenzione di proseguire la trattativa, in una nota rileva come al tavolo del confronto sia stata «più volte ribadita la necessità di un nuovo contratto, che segni discontinuità con il passato e che risponda alle esigenze di flessibilità ed efficienza delle aziende editoriali, impegnate nel processo di profonda trasformazione del settore, ma tuttora investite dalle ripercussioni della crisi». Nonostante la prosecuzione del confronto, gli editori ritengono che non sussistano ad oggi le condizioni per un rinnovo contrattuale, ma concordano «sulla necessità di proseguire il confronto, condividendo l’intendimento di non interrompere le trattative in corso».
Maggiori info nel sito della Fnsi.
F.S.
(29 settembre 2016)