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Achille Funi: quel futurista anomalo. Una mostra da non perdere a Palazzo dei Diamanti di Ferrara fino al 25 febbraio 2024

La direzione di Palazzo dei Diamanti di Ferrara e l’Ufficio stampa della mostra invitano tutti i giornalisti all’esposizione su Achille Funi (inaugurata il 28 ottobre 2023 negli spazi di Corso Ercole I d’Este, 21).
Un “futurista anomalo” oppure un “classico dentro”, perfino un “sovrastorico” o anche “l’ultimo pittore estense”, in ogni caso un artista superbo che ha offerto un grande contributo alla cultura. Di Achille Funi si sono sprecate le definizioni alla vernice della mostra a lui dedicata sul finire del mese scorso a Palazzo dei Diamanti che prosegue un programma di grande interesse e livello concentrandosi sugli artisti della città e del territorio, cioè su un ambiente assolutamente speciale, come ha rilevato l’assessore alla cultura del Comune estense Marco Gulinelli, per dare vita e sviluppare correnti di pensiero poi apprezzate in tutto il mondo.
Achille Funi, dunque. Nato a Ferrara nel 1890 ha operato a lungo, ininterrottamente e intensamente. La pittura è stata la sua vita, fino alla fine. La mostra, nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e realizzata da Nicoletta Colombo, Serena Redaelli e Chiara Vorrasi, consta di 130 opere di una settantina di prestatori pubblici e privati: dipinti, acquarelli, disegni, cartoni per affreschi (bellissimi quelli del “Mito di Ferrara” nella sala dell’Arengo in Comune). È insomma un’antologica e, alla fine, un omaggio a questo grande del secolo scorso (morì nel 1972). Del suo classicismo si è detto: i ritratti, numerosi in mostra, sono splendidi con madri e bambini, anziani, il soldato, l’autoritratto; il tutto secondo una lettura che riconduce al Rinascimento con una specifica opera di introspezione mentre la figura è collocata in un preciso spazio popolato al tempo stesso da realtà e nature morte. Molti i richiami al classico greco-romano o all’epoca estense, interessanti i riferimenti ai canoni e simboli tradizionali del futurismo: il moto, l’auto e la velocità. Fu uno dei più grandi pittori murali.

Inoltre, l’11 novembre 2023 si inaugura al Museo di Spina la mostra Il tempo immaginato. Achille Funi tra archeologia, storia e modernità, che pone in relazione l’artista con le scoperte etrusche della metà degli anni ’30, periodo di nascita dello stesso Museo e contestuale momento clou dell’attività artistica di Funi.

Alberto Lazzarini
Vicepresidente Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna
(31 ottobre 2023)

Nell’immagine: “Maternità” di Achille Funi (1921)