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Alluvione, guerra, intelligenza artificiale al centro del corso di formazione per la Festa di San Francesco di Sales. Appuntamento a Faenza venerdì 26 gennaio 2024

Alluvione, guerra, intelligenza artificiale: nelle sfide del nostro tempo la deontologia e l’informazione con la sapienza del cuore è il titolo dell’incontro formativo dell’Ordine dei giornalisti Emilia-Romagna (con 6 crediti deontologici) in programma venerdì 26 gennaio 2024, dalle ore 15 alle 19, a Faenza presso l’Aula Magna del Seminario Pio XII (via degli Insorti, 2/A). Registrazione dei partecipanti dalle ore 14. 30. Iscrizioni sulla piattaforma www.formazionegiornalisti.it.

Il seminario è organizzato in occasione della Festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, da Ucsi – Unione Cattolica Stampa Italiana Emilia-Romagna, in collaborazione con Ufficio regionale Comunicazioni sociali Conferenza episcopale Emilia-Romagna, Fisc, Acec, Gater, con l’ospitalità della Diocesi di Faenza-Modigliana e del settimanale Il Piccolo.

Dopo i saluti d’apertura di Massimo Isola (Sindaco di Faenza) e Monsignor Giovanni Mosciatti (vescovo delegato per le Comunicazioni sociali Ceer), sono in programma gli interventi di Silvestro Ramunno (presidente Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna), dei direttori e caporedattori di settimanali diocesani dei territori colpiti dall’alluvione dello scorso maggio: Francesco Zanotti (direttore del Corriere Cesenate e presidente Ucsi Emilia-Romagna), Samuele Marchi (responsabile de il Piccolo di Faenza), Daniela Verlicchi (responsabile del Risveglio di Ravenna), Andrea Ferri  (direttore de Il Nuovo Diario Messaggero di Imola. E ancora di Alessandro Rondoni (direttore Ufficio Comunicazioni sociali Ceer), Vincenzo Corrado (direttore Ufficio nazionale Comunicazioni sociali Cei), Monsignor Mario Toso (vescovo della diocesi di Faenza-Modigliana).

Il corso si propone di “formare i giornalisti al rispetto delle regole deontologiche nel veloce cambiamento in atto, nella rapida innovazione tecnologica, nelle sfide poste dai drammi della guerra (Ucraina, Israele, Striscia di Gaza e altre parti del mondo…) e dall’intelligenza artificiale”. Viene approfondito anche “il modo in cui si è raccontato il dramma dell’alluvione e del recente terremoto in Romagna, analizzando i linguaggi, sia quelli catastrofici sia quelli che hanno sollecitato la solidarietà e la condivisione”. Gli obiettivi sono addestrare all’uso di “linguaggi comprensibili e accessibili, aperti a tutti e comunicabili” e formare “giornalisti che sappiano raccontare i fatti del territorio e del mondo, nel rapporto fra locale e globale. Cercando la verità della notizia, evitando sensazionalismo e bombardamento, con parole di pace e non di violenza”. Intenzione degli organizzatori è infatti “sviluppare linguaggi multimediali di educazione alla pace e alla cura dell’ambiente, di condivisione e di comunità, e le competenze necessarie per raccontare i drammi e le sfide del nostro tempo, compresa quella dell’intelligenza artificiale e della cosiddetta terza guerra mondiale a pezzi”.

F.S.
(23 gennaio 2024)