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“ARMATA SILENZIOSA” del reporter polacco Julian Krycki. Libro-verità scritto nel 1945, ristampato con il sostegno di numerose istituzioni. Curatela del fotogiornalista Fausto Branchi, fra i patrocinatori l’OdG E-R

È stato presentato il 29 marzo scorso al Museo Memoriale della Libertà di Bologna il libro ARMATA SILENZIOSA di Julian Krycki, “reporter al seguito del 2° Corpo d’Armata Polacco, lungo il suo percorso di guerra fino alla liberazione di Bologna”. Il volume, scritto da Krycki nel 1945, “è stato ristampato per ricordare e mai dimenticare donne e uomini del 2° Corpo d’Armata Polacco che hanno duramente combattuto in Italia”. La riedizione, realizzata da Annalisa Massa – GRAFICA E STAMPA di Bologna, è avvenuta nell’ambito di un “progetto di recupero testi, foto e testimonianze dirette” con sostegno e patrocinio di numerose istituzioni e attenta ricerca del fotografo-giornalista Fausto Branchi.

ARMATA SILENZIOSA “è un libro dove ogni capitolo risulta essere, ai nostri giorni, una eccezionale testimonianza storica. I capitoli sono dedicati a donne e uomini, ragazze e ragazzi, che composero il Corpo d’Armata Polacco”. L’autore descrive le differenti situazioni che si è trovato a vivere in diretta, sia a ridosso delle prime linee che nelle retrovie, riportando anche le reazioni di chi si è trovato sulla strada dell’unità militare. Per esempio, racconta l’iniziale impatto negativo che Ausiliarie dei reparti di trasporto, soldatesse impiegate presso i centri radio-mobili o addette alla manutenzione dei mezzi, “suscitavano presso i locali, mentre sostavano con i loro mezzi, aggirandosi nei piccoli paesi del sud Italia, indossando pantaloni, magari dopo aver riparato il camion a loro consegnato, oppure ci fa conoscere quanto si siano prodigati uomini e donne del servizio sanitario, nella cura dei feriti nelle loro mani, di tutti i feriti, non solo polacchi o alleati”. Un accurato reportage che “fa conoscere quanto sia stata profonda e grande la voglia di giustizia, la fede nella sua causa, del soldato polacco mentre combatteva su tutti i fronti, anche quando non c’era più un perché, quando gli era ormai chiaro che non sarebbe più potuto tornare a casa, che non era più casa sua, in una Polonia libera”.

Pubblicato nel dicembre 1945, il libro non è mai più stato ristampato. Perché? “La risposta è contenuta nella breve riflessione di un collega, inglese, che avrebbe dovuto scrivere un pezzo dedicato ai soldati Polacchi impegnati in Italia: chi sono, le loro storie personali, da dove vengono…”. Dopo aver letto il manoscritto di Julian Krycki, “confessò che la censura del suo paese (ed anche quella americana), per motivi politici, non lo avrebbe mai pubblicato integralmente”.

Questa ristampa “è stata realizzata nell’ambito di un progetto che ha come scopo quello di raccogliere e conservare le testimonianze di chi quei momenti li ha vissuti in prima persona, in prima linea, affinché siano sempre disponibili per le generazioni future”. Il fondatore del Museo Memoriale della Libertà, Edo Ansaloni, “durante la Seconda Guerra Mondiale era una giovane staffetta partigiana ed anche un appassionato fotografo, così, senza dar troppo peso ai rischi ai quali si esponeva, volle immortalare sulla pellicola quel periodo, affinché le future generazioni vedessero e quindi conoscessero quanto impegno e quanto sacrificio venne messo in campo da chi lottava per la Libertà, in quei drammatici momenti”. Arturo Ansaloni (subentrato alla direzione del Museo) prosegue nel solco tracciato dal padre Edo: “insieme al suo valido staff, ne seguono le orme con impegno e sempre nuova energia”. La riedizione di ARMATA SILENZIOSA lo testimonia.

Il volume è stato ripubblicato da Museo Memoriale della Libertà insieme a “Natura I Sztuka – Natura e Arte” con il sostegno e il patrocinio di Consolato Generale della Repubblica di Polonia in Milano, Consolato Onorario della Repubblica di Polonia in Bologna, Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna, Associazione Italiana Reporters Fotografi, Polonia In Italia, Emilbanca e la collaborazione di altri enti e rappresentanti istituzionali.

F.S.
(1 aprile 2025)