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Aser, Fnsi, Odg Emilia-Romagna e Odg nazionale: “Inquietante l’iniziativa della Camera Penale di Modena di mettere sotto osservazione il lavoro dei giornalisti”

Apprendiamo con grande sconcerto e preoccupazione dell’iniziativa intrapresa dalla Camera Penale di Modena di istituire un osservatorio per monitorare l’attività dei media locali sui temi di cronaca e politica giudiziaria sostenendo che l’analogo Osservatorio nazionale dell’Unione delle Camere Penali, dopo un’approfondita indagine, è giunto alla conclusione che spesso l’informazione “diventa strumento dell’accusa per ottenere consensi e così inevitabilmente condizionare l’opinione pubblica e di conseguenza il giudicante”. A tal proposito, la Camera Penale di Modena fa esplicitamente riferimento al processo Aemilia, in corso da oltre un anno a Reggio Emilia, che per la prima volta ha alzato il velo sulle infiltrazioni mafiose in Emilia-Romagna, per decenni sottovalutate. E lo fa proprio in concomitanza con un’udienza dello stesso processo in cui un pentito ha rivelato che, tra i progetti degli ‘ndranghetisti in Emilia, c’era anche quello di uccidere un giornalista scomodo. Notizia che pare non aver toccato in maniera altrettanto significativa la sensibilità degli avvocati.

Non è la prima volta che il Sindacato e l’Ordine dei giornalisti sono costretti a occuparsi di intimidazioni, esplicite o velate, fatte a chi si occupa di informare i cittadini sul processo Aemilia. Ricordiamo le minacce in aula ai cronisti reggiani, le richieste dei legali degli imputati di celebrare il processo a porte chiuse, le proteste contro i giornalisti già manifestate da alcuni difensori alle Camere Penali di competenza.

Associazione Stampa dell’Emilia-Romagna (Aser) e Federazione nazionale della Stampa (Fnsi), in accordo con l’Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna e con l’Ordine dei giornalisti nazionale, esprimono grande preoccupazione di fronte a un’iniziativa che pare avere sapore intimidatorio. Gli eventuali comportamenti scorretti dei giornalisti sono di competenza del Consiglio di disciplina dell’Odg, al quale qualunque cittadino può rivolgersi per segnalarli. Riteniamo grave e inquietante che i media debbano essere messi sotto osservazione da un organismo composto solo da avvocati e non da tutte le altre parti chiamate in causa dalla decisione della Camera Penale di Modena. Altrettanto grave e intollerabile riteniamo l’affermazione che i media vengano strumentalizzati dall’ufficio del pubblico ministero e condizionino l’imparzialità dei giudici.

Più che di osservatori su chi racconta e su come vengono svelati fatti criminosi sottaciuti per anni in Emilia-Romagna, sarebbe forse opportuno dotarsi di strumenti per mettere immediatamente a fuoco, se non per prevenire, tali delitti.
Serena Bersani (Presidente Aser)
Raffaele Lorusso (Segretario generale Fnsi)
Giovanni Rossi (Presidente Odg Emilia-Romagna)
Carlo Verna (Presidente nazionale Odg)
(20 gennaio 2018)