Assemblea annuale Odg E-R. Approvati i bilanci 2016-2017. Presentato il Master in giornalismo
«Questo è un momento di incontro e confronto, un modo di condividere speranze e aspettative ma anche per riflettere sul passato». Con i saluti di benvenuto e queste parole il presidente del Consiglio regionale dell’Odg Antonio Farnè ha aperto l’incontro annuale dei giornalisti emiliano-romagnoli per l’approvazione del conto consuntivo 2016 e del bilancio di previsione 2017, che si è svolto come di consueto nel Salone d’Onore del Circolo Ufficiali dell’Esercito di Bologna a Palazzo Grassi.
All’inizio dei lavori, Farnè ha nominato presidente dell’Assemblea 2017 Emilio Bonavita e segretario Luca Molinari, che ha letto la triste “lista” dei giornalisti scomparsi negli ultimi dodici mesi. I presenti hanno osservato qualche minuto di silenzio in ricordo degli amici-colleghi.
Nel suo intervento Antonio Farnè ha dato conto dei “nodi” più significativi e di impegno del 2016. Innanzitutto ha parlato del Master in giornalismo dell’Università di Bologna: «l’anno scorso avevamo annunciato la ripartenza, anche se poi abbiamo dovuto superare tanti ostacoli e problemi. Ora, con soddisfazione mista ad orgoglio, possiamo dire di avere raggiunto il traguardo. Dopo due anni di sospensione per problemi tecnico-organizzativo-burocratici, il Master è ripartito su basi nuove, con un corpo docente e un programma didattico completamente rinnovati e qualificati. Sono stati selezionati 30 allievi-giornalisti che hanno dimostrato di essere a un livello mediamente alto. Ne siamo davvero lieti perché questa oggi rimane la migliore via d’accesso alla professione».
«Tra le varie sfide che abbiamo affrontato – ha proseguito il presidente dell’Odg – c’è anche quella della formazione professionale continua. Il primo triennio 2014-2016 si è concluso lo scorso dicembre e complessivamente il bilancio è positivo. Il nostro Ordine è fra quelli che hanno organizzato più corsi. Abbiamo registrato una grande partecipazione dei colleghi, che hanno colto il “logos” della formazione professionale continua: non l’hanno intesa solo come obbligo di legge ma come opportunità per tenersi aggiornati professionalmente. Perché la formazione è un volano per mantenere alta la qualità dell’informazione e per essere al passo con i tempi. A gennaio 2017 è iniziato il nuovo triennio formativo. Ci proponiamo di mantenere una buona qualità di proposte puntando su seminari estremamente specializzati che possano davvero servire ai giornalisti. Perlopiù saranno gratuiti e distribuiti su tutto il territorio regionale, come è stato nello scorso triennio. Purtroppo ci sono diversi colleghi non in regola con i crediti: hanno ancora qualche mese per assolvere l’obbligo formativo ma, scaduto questo periodo di proroga, purtroppo dovremo applicare sanzioni adeguatamente severe».
Antonio Farnè ha poi proseguito con i “bilanci”: «non abbiamo mai fatto mancare la nostra vicinanza ai colleghi. I giornalisti non devono mai essere lasciati soli, soprattutto oggi che il nostro settore è uno dei più colpiti dalla crisi economica: siamo costantemente di fronte a un bollettino di guerra che ci parla di stati di crisi, di chiusura di testate. Noi siamo stati vicini a tutti i colleghi, anche a quelli che hanno avuto conflitti con le forze dell’ordine nell’esercizio delle loro funzioni professionali. Perché il giornalista svolge un mestiere che incrocia il dovere civile con l’attività professionale e deve dare conto anche di episodi di cronaca sgradevoli. A questo proposito ho incontrato il Prefetto di Bologna e successivamente i casi di scontro con le forze dell’ordine si sono molto diradati».
In conclusione, il presidente regionale ha dato conto di alcuni aspetti di riorganizzazione interna dell’Odg: «siamo intervenuti per riassestare le funzioni e l’organico della segreteria, che in questi mesi di grande attività ha svolto con efficacia e impegno il proprio lavoro». E ha ricordato che questo Consiglio è in scadenza: «il nostro mandato è stato già prorogato due volte e si concluderà il prossimo giugno. Le elezioni per il rinnovo dei Consigli non sono ancora state fissate ma probabilmente si voterà a giugno o subito dopo l’estate. Negli ultimi giorni c’è stato un colpo di scena: in modo improvviso e imprevisto si è dimesso il nostro presidente nazionale Enzo Iacopino. Una figura che ha dato tanto al nostro organismo professionale, che ha svolto il proprio dovere istituzionale con grande dedizione e impegno. Mi auguro che la prossima presidenza possa tenere conto dell’eredità importante che ci lascia».
Ha fatto seguito la relazione di Claudio Santini, presidente del Cdt (Consiglio di disciplina territoriale) dell’Emilia-Romagna. Santini ha ricordato che il 28 giugno 2016 si è concluso il primo mandato dell’organo regionale di tutela deontologica e che, dopo tre mesi di “vuoto”, il 6 settembre è iniziato il secondo incarico triennale. La rosa di componenti (nominati dal Presidente del Tribunale di Bologna) è un po’ cambiata, ma il Cdt dell’Emilia-Romagna continua a operare nel segno della continuità: «un doveroso ringraziamento va a i colleghi che hanno lavorato con noi nel primo triennio e hanno contribuito a impostare il lavoro di una struttura nuova e senza riferimenti precedenti».
Il tesoriere Silvestro Ramunno ha poi esposto e commentato la relazione sui bilanci 2016-2017. In particolare ha precisato che quello dell’Emilia-Romagna è un Ordine ben amministrato e proseguendo con una gestione scrupolosa anche in futuro potrà mantenere un buon equilibrio finanziario. A seguire, Fulvio De Nigris ha analizzato la relazione del Collegio dei Revisori dei conti.
Alla fine degli interventi istituzionali, Emilio Bonavita ha invitato la platea dei giornalisti a votare i bilanci. Entrambi sono stati approvati con votazione palese per alzata di mano: il consuntivo 2016 con una astensione, il preventivo 2017 all’unanimità.
Claudio Santini, nella veste di direttore della formazione per la Fondazione Odg, ha poi fatto il punto sulla formazione obbligatoria, che in Emilia-Romagna viene realizzata grazie alla efficace sinergia fra Ordine regionale e Fondazione. Nella sua puntuale relazione ha evidenziato luci e ombre della Fpc a conclusione del primo triennio 2014-2016. Emilio Bonavita ha inoltre sottolineato che il rendiconto della Fpc è complessivamente più che positivo, soprattutto in termini di proposte (ben 411 eventi in tre anni) e questo colloca il nostro Ordine nei primi posti della graduatoria nazionale sulla attività didattica.
Fausto Desalvo, Alberto Lazzarini, Michelangelo Bucci, Mario Guidetti, Roberto Zalambani, Giovanni Rossi e Arturo Ciccarelli hanno portato contributi significativi alla discussione generale, che ha evidenziato problematiche e questioni stringenti della professione ma ha pure dato conto di diverse iniziative ordinistiche rivolte soprattutto ai più giovani.
Al termine del dibattito si è svolta la tradizionale cerimonia di premiazione dei giornalisti professionisti e pubblicisti che hanno raggiunto il traguardo dei quarant’anni d’iscrizione all’Albo. Il presidente dell’Odg Antonio Farnè, coadiuvato da Emilio Bonavita e Luca Molinari, ha consegnato pergamene e “penne d’autore” ai colleghi.
Fra i premiati, tutti giornalisti di calibro che hanno tenuto alto il livello professionale della categoria, c’erano tre colleghi che hanno ancora ruoli attivi nell’Odg. Roberto Olivieri, componente del Consiglio di disciplina territoriale dell’Emilia-Romagna (al secondo mandato), già membro del Consiglio regionale dell’Odg come segretario e tesoriere. Alberto Lazzarini, componente del Consiglio nazionale dell’Ordine, presidente della Commissione Cultura del Gnog, coordinatore nazionale del Protocollo Odg-Miur e delegato per il Master in giornalismo dell’Università di Bologna. Lorenzo Bianchi, componente del Collegio regionale dei Revisori dei conti.
Dopo la cerimonia dedicata ai “senior”, l’incontro ha dato spazio ai più giovani.
Fulvio Cammarano, direttore del Master in giornalismo di Bologna, ha illustrato il nuovo biennio formativo per giornalisti professionisti e sottolineato l’importanza della ripartenza del Master voluto da Alma Mater e Odg: «preparare i giornalisti significa preparare un’informazione utile per la società». Sono state annunciate anche le borse di studio destinate agli studenti “meritevoli” fra cui la borsa Simone Rochira (6mila euro) e il premio Paolo Castelli (5 mila euro) istituiti dall’Ordine dell’Emilia-Romagna.
Infine, sono stati consegnati i diplomi di idoneità professionale ai colleghi che hanno superato l’esame di Stato nel corso del 2016.
Franca Silvestri
ph Adriana Tuzzo
(25 marzo 2017)