Magazine d'informazione

At Salut Vanni!

Vanni Dolcini ha alimentato per anni tutti noi con notizie, storie e sincera amicizia. Cugino di Alteo Dolcini, ha iniziato la sua attività di comunicatore all’Ente Tutela Vini Romagnoli, oggi Consorzio dei Vini di Romagna, per decenni braccio operativo del Tribunato di Romagna, consesso fondato proprio da Alteo e da Max David, per promuovere e valorizzare la Romagna nel mondo.
Ed è questo che Vanni ha sempre fatto: ha parlato di Romagna nel mondo. In primis nel mondo del giornalismo. Vanni è stato amico di tutti, conosceva tutti, pioniere di quella comunicazione della vecchia scuola, fatta di una cosa semplice, autentica e bellissima, la relazione.
Con Primo Grassi, fondatore dell’azienda di promozione turistica, ha fatto mangiare pesce scottadito e piadina a tutti, grandi direttori, inviati speciali, collaboratori alle prime armi. Il segreto, l’arma della comunicazione più potente di Primo e di Vanni, era l’empatia. La capacità di entrare in relazione e di non mollare mai. Vanni era un vero rompiscatole, perché davvero non mollava mai. Lo faceva con gli occhi sorridenti e la voce all’altro capo del telefono. Perché, se c’era una certezza, almeno fino a qualche anno fa, era che Vanni non mancava mai di chiamare per commentare un articolo. Leggeva tutto, vedeva tutto. Sapeva tutto. Vanni ti chiamava a metà mattina, mai troppo presto, mai troppo tardi, per dirti che eri stata brava, che potevi essere più incisiva, che forse avevi omesso qualcosa e poi, immancabilmente, metteva lì una storia o due da raccontare in un articolo futuro.
Vanni e Lina Pupino, sua socia e moglie nella Dolp’s Studio, dove dal 1981 hanno fatto comunicazione per il territorio, con grande impegno ed energia, non mancavamo mai nemmeno di incoraggiare e di creare connessioni. Vanni, anzi, era straordinario proprio in questo, sapeva, voleva, con una generosità disarmante, mettere assieme le persone.
Con Tonino Batani, il più grande albergatore di questa terra, ha inventato il Premio Cinque Stelle al Giornalismo, ora premio Antonio Batani al giornalismo, per anni ha curato le pubbliche relazioni del Premio Excellent, a Milano, al fianco di Mario Mancini, vero punto di riferimento del settore turistico e del giornalismo, in quel fuori Bit, che stava cambiando pelle. Ma Vanni è stato fondamentale in molti degli snodi della comunicazione turistica dell’Emilia-Romagna. Tante cose andrebbero citate, dagli anni Sessanta agli anni Duemila, ne basti una: la messa a punto della strategia comunicativa della Notte Rosa. Le prime edizioni sono state innovative e travolgenti.
Alla scuola di Vanni e di Lina si sono abbeverati però non solo i giornalisti, ma anche i giornalisti-comunicatori di nuova generazione, da Fabio Grassi, ad Alberto Sabatini, che dopo Fabio è a capo della comunicazione di Apt servizi, per citare solo due dei colleghi che Vanni ha affiancato e lanciato. Anche io, che pure non ho mai lavorato con Vanni, ne ho preso il testimone alla guida dell’ufficio stampa del Gruppo Batani Select Hotels e del Premio Excellent. Perché Vanni e Lina hanno sempre messo assieme le persone, con generosità, e lasciato il testimone a colleghi più giovani, con stima e apertura mentale. Nella loro casa di Predappio sono passati tutti, grandi inviati e cronisti di terreno, perché le relazioni si curato anche a tavola, soprattutto a tavola, luogo della cura e dell’affetto sincero, luogo dell’amicizia autentica.
La scomparsa di Vanni lascia a tutti, nel nostro mestiere, col sorriso sulle labbra, perché Vanni amava la vita e le storie. E quindi, senza tristezza, ma con gli occhi pieni di ricordi belli di momenti condivisi assieme, con le mani piene di riconoscenza, sono certa che il modo migliore per salutare Vanni sia proprio il suo. Perché non c’era volta che Vanni non ti salutasse così, con la promessa di risentirti e rivederti presto, sempre dalla stessa parte. Vanni, at Salut!
Letizia Magnani
(31 ottobre 2023)