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AUT/AUT 2016: cibo e legalità al centro del festival regionale contro le mafie

Cinque giorni consacrati alla cultura del diritto e della legalità. È questa la proposta di AUT/AUT, il Festival regionale contro le mafie che dal 4 all’8 maggio toccherà 8 Comuni delle province di Bologna e Modena con un ricco programma di eventi dedicati a “Cibo e legalità”.
Una rassegna singolare, giunta alla quinta edizione, che quest’anno ha avuto il patrocinio ufficiale dell’Ordine giornalisti dell’Emilia-Romagna. Una manifestazione che intende diffondere la cultura della legalità e del “giusto senso civico” per creare quegli “anticorpi” che possono aiutare i cittadini a contrastare i fenomeni mafiosi.
AUT/AUT 2016 si occupa degli intrecci tra cibo e legalità e lo fa utilizzando linguaggi, strumenti e modalità di relazione differenti: convegni, corsi, laboratori, performances

teatrali, “pranzi legali”. Le chiavi di lettura principali sono il cibo e i giovani.
Riflettere sul cibo significa mettere a fuoco qualcosa che fa parte della vita di tutti i giorni ma che spesso non riceve abbastanza attenzione. Il festival chiama a raccolta alcuni esponenti di spicco di enti e associazioni che lavorano nel settore dell’alimentazione e dunque possono parlare di filiera, “agromafie”, di atteggiamenti virtuosi e denunce. Tra le numerose iniziative, l’8 maggio ci saranno 3 pranzi popolari a base di prodotti coltivati nei luoghi confiscati alla mafia (in contemporanea in tre luoghi diversi della manifestazione).
Ma sono i giovani i veri protagonisti del Festival 2016. In 3 Comuni si terranno altrettanti laboratori di cucina: momenti informali in cui 80 “under 30” avranno l’opportunità di incontrare esponenti di cooperative che lavorano nei territori confiscati alla mafia (Funky Tomato, Goel, Libera Terra) per cucinare con loro e preparare pietanze che saranno poi servite alla cittadinanza nei pranzi dell’8 maggio.
Non solo: i giovani sono protagonisti del corso di teatro che l’8 maggio proporrà la rappresentazione finale del Festival e di un documentario del Centro per l’integrazione. E “under 30” è l’artista Pietro Pinto, che realizzerà un cortometraggio su cibo e legalità girando spezzoni del suo docufilm proprio durante il festival (il lavoro sarà proiettato in anteprima il 23 giugno al cinema estivo di Bazzano).
La cinque giorni sarà anche occasione per riflettere più in generale sugli intrecci tra vita quotidiana e atteggiamenti legali (piuttosto che mafiosi). Non a caso si aprirà con la proiezione del film Lea, sulla vita di Lea Garofalo, alla presenza del regista Marco Tullio Giordana (4 maggio, Savignano sul Panaro).
Inoltre AUT/AUT mantiene un legame speciale con lo sport e in particolare con il Torneo di Pallamano “Peppino Impastato”, che quest’anno sarà tra gli eventi collaterali del Festival e si svolgerà durante la settimana successiva (15 maggio, Valsamoggia).
Maggiori informazioni nel sito www.autautfestival.it.
F.S.
(2 maggio 2016)