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Crisi all’Ansa: 65 esuberi

Comunicato dei giornalisti Ansa
“L’Azienda Ansa non ha permesso di pubblicare il comunicato con la proclamazione e le motivazioni dello sciopero indetto oggi e domani del sindacato dei giornalisti sul sito del’Agenzia… una decisione che si commenta da sola…
chiediamo a tutti di dare il massimo della pubblicità a questo tentativo di spegnere l’informazione, di ridurre la più grande e autorevole agenzia di stampa italiana a ufficio di passacarte.
Se si riduce l’organico – e ancora una volta si disattendono gli impegni già presi con i colleghi precari e i collaboratori storici – non saremo più in grado di garantire una informazione completa e imparziale. si ridurrebbero ancora gli spazi di democrazia in un momento in cui le inchieste della magistratura, le battaglie parlamentari

, le scelte di governo, richiedono più che mai la più ampia e neutrale informazione. Avanti quindi con ‪#‎resistAnsa

La solidarietà del presidente dell’Odg Emilia-Romagna
“Sono vicino ai colleghi dell’Ansa in questo momento così delicato della loro vita professionale. L’editore, infatti, ha presentato un piano che prevede 65 esuberi, da gestire tramite cassa integrazione e contratti di solidarietà, e la chiusura nei confronti di qualsivoglia possibilità di assunzione, anche a beneficio di colleghi in attesa da anni. La motivazione è la solita: far fronte a una situazione di difficoltà economica. Insomma, l’ennesimo approccio ragionieristico e contabile che non tiene minimamente conto di una possibile idea di organizzazione del lavoro basata sul rilancio del prodotto giornalistico, attraverso la valorizzazione del capitale umano. La principale agenzia di stampa italiana, cardine da 70 anni del sistema informativo del nostro paese, non merita tutto ciò. Bene, allora, hanno fatto i colleghi dell’Ansa a ricorrere allo sciopero come strumento di protesta. Nello stesso tempo, è inevitabile la condanna nei confronti dell’editore che, in maniera del tutto arbitraria, è arrivato al punto di non consentire la pubblicazione del comunicato con la proclamazione e le motivazioni dello sciopero. Un gesto che ignora totalmente i più elementari diritti della categoria”
Antonio Farnè
Presidente Odg Emilia-Romagna

(24 giugno 2015)