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È scomparso Franco Frabboni. Professore emerito dell’Ateneo bolognese e pioniere della pedagogia democratica. Apprezzato ricercatore, divulgatore, saggista, giornalista

Si è spento a Bologna, dove era nato 89 anni fa, Franco Frabboni. Professore emerito di Pedagogia Generale all’Università di Bologna e Maestro per tutta la Pedagogia italiana, è stato a lungo preside della Facoltà di Scienze della Formazione, ha partecipato alla creazione di una “Scuola bolognese” di pedagogia e contribuito a fondare la Libera Università a Bressanone, un modello di università trilingue. Inoltre, è stato Presidente della Società Italiana di Pedagogia (SIPED) e nel 2016 gli è stato conferito il premio SIPED alla carriera.

Intensa e scrupolosa “la sua attività di ricerca e divulgazione delle Scienze dell’educazione”, appassionate “le sue battaglie per una didattica moderna”. Il suo fertile percorso di studio “è stato segnato dall’idea di una pedagogia democratica, laica e militante: aperta a valorizzare le istanze di libertà e antiautoritarismo, dialogo e mediazione, complessità e collaborazione nel rispetto di tutte le posizioni epistemiche”. E pure dalla “attenta e perdurante riflessione sulla cittadinanza attiva e sui molteplici aspetti del processo di insegnamento/apprendimento: affrontato in ogni occasione attraverso la lente di una pedagogia democratica”.

A livello nazionale “ha collaborato, dibattuto e scritto significativi saggi su temi educativi cruciali, intrecciando i suoi pensieri a quelli di Maestre e Maestri italiani aderenti tanto al versante della pedagogia laica quanto a quella cattolica: intessendo un fecondo, vivace dibattito – rispettoso di tutte le differenze – in campo e pedagogico e didattico”. Non solo: di rilievo “sono state le sue collaborazioni con colleghi di università italiane, spagnole, catalane e tedesche”.

Frabboni “si è sempre battuto per una didattica moderna, e nell’ultima parte della carriera, anche con articoli di giornale e pubblicazioni, ha affrontato a viso aperto i nodi della scuola, con piglio originale e propositivo”. Molti amici e colleghi lo ricordano come “un intellettuale appassionato, suscitatore di idee”.

Era iscritto all’OdG regionale dai primi anni ’90. Oltre a essere autore di molteplici opere scientifiche, ha fondato e diretto importanti riviste (come Ricerche di Pedagogia e Didattica, ora periodico online dell’Alma Mater) e numerose collane di prestigiose case editrici italiane. Frequenti sono stati i suoi interventi su riviste educative e sulla stampa quotidiana.

L’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna partecipa al lutto di familiari, amici, colleghi, rappresentanti istituzionali e in ricordo dell’illustre accademico esprime sentito cordoglio.

(18 maggio 2024)