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Esito positivo per il Protocollo Miur-OdG 2018. Circa 11mila studenti coinvolti a livello nazionale. In Emilia-Romagna hanno partecipato 765 studenti (di 41 classi in 12 differenti istituti) “guidati” da 13 docenti-giornalisti

Giornalisti come “inviati speciali” nelle scuole superiori, per spiegare ai ragazzi di quinta o di quarta che cos’è un articolo di giornale e come funziona il mondo dell’informazione. Il protocollo Miur-OdG, firmato tra il Ministero dell’Istruzione e il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, vede ogni anno centinaia di colleghi recarsi nei Licei e negli istituti superiori italiani per tenere una o due lezioni ai maturandi (e non solo a loro).
L’accordo tra Ordine e Ministero nasce dalla necessità di sgombrare il campo dagli equivoci, tanto con gli studenti quanto con gli insegnanti: un articolo di giornale non è un tema, chi volesse cimentarsi in questa prova scritta all’Esame di Stato dev’esserne consapevole (e formarsi di conseguenza).

A livello nazionale, responsabile del protocollo è la Commissione Cultura del Cnog, presieduta dal giornalista ferrarese Alberto Lazzarini (consigliere nazionale dell’OdG). La commissione si è riunita la settimana scorsa a Bologna, ospite dell’Ordine regionale, per un primo bilancio dell’iniziativa nell’anno scolastico appena concluso.
I dati ad oggi, pur incompleti (tre regioni mancano ancora all’appello), sono sostanzialmente in linea con quelli degli anni precedenti, con circa 11mila studenti coinvolti a livello nazionale.
In Emilia-Romagna, dove il delegato per l’attuazione del protocollo è il consigliere regionale Michelangelo Bucci, sono stati coinvolti 765 studenti di 41 classi, in 12 differenti istituti, grazie alla disponibilità di 13 colleghi giornalisti. Altre due scuole superiori si sono poi dette disponibili a tenere l’incontro all’inizio dell’anno scolastico 2018/19.
La provincia più attiva è risultata quella di Rimini (236 studenti in tre diversi istituti), seguita da Forlì-Cesena (204 studenti in due istituti), Modena (100 studenti in due scuole della provincia), Ferrara (55 studenti in due scuole del territorio provinciale), Bologna (50 studenti), Parma (50 studenti), Ravenna (40 studenti) e Reggio Emilia (30 studenti).
Il futuro dell’articolo di giornale come prova scritta di maturità però, ad un ventennio dalla sua introduzione, appare oggi assai incerto. Crescono le voci critiche a livello nazionale, mentre già molti studenti non sono incoraggiati dai docenti nell’affrontare l’articolo al posto del classico tema (per preparazione insufficiente o per le incognite rappresentate dai commissari esterni, mossi da criteri di correzione non certo giornalistici).
Ad ogni modo, il protocollo rappresenta un’importante opportunità per l’Ordine e per l’intera professione, un’occasione per entrare nelle scuole sensibilizzando studenti e docenti sui temi fondamentali dell’informazione, del mondo del giornalismo e della deontologia professionale, con l’obiettivo ultimo di formare persone consapevoli, preparate e con una visione partecipativa, inclusiva e democratica. Perché l’educazione civica dei cittadini di domani non può prescindere dalla buona informazione.
Michelangelo Bucci
Consigliere Ordine dei giornalisti dell’Emilia-Romagna
(31 luglio 2018)