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Il “Cagnone”: libro-ritratto di Federico Bini dedicato al celebre collega Giancarlo Mazzuca con prefazione di Vittorio Feltri

Si intitola Il “Cagnone”. Giancarlo, testimone di due secoli. Dagli incontri con Brera all’amicizia con Montanelli il nuovo libro di Federico Bini, con prefazione di Vittorio Feltri, pubblicato da Minerva Edizioni.
Una narrazione di 192 pagine in cui Bini compone un accurato ritratto del famoso giornalista, scrittore e politico forlivese, descrivendo le numerose “intersezioni” della sua esistenza personale e professionale con figure di spicco, eventi di rilievo, passaggi importanti della storia del nostro Paese. Perché “Giancarlo Mazzuca è stato un protagonista della cultura italiana. Un arciromagnolo con un profondo amore per la sua terra d’origine (la Romagna), l’Italia e il giornalismo. Nella sua lunga e prestigiosa carriera ha attraversato due secoli descrivendo, osservando e incontrando grandi, geniali e controversi italiani: Gianni Agnelli, Silvio Berlusconi, Raul Gardini, Indro Montanelli, Gianni Brera, Giovanni Spadolini, Vittorio Feltri, Attilio Monti, Enrico Cuccia e molti altri”.
Spiega l’autore: “La vita del Cagnone è un viaggio ricco di incontri, aneddoti, retroscena, ascese e cadute di chi è arrivato a toccare il potere da vicino, dedicando tutto il tempo al proprio mestiere. E oggi, alla soglia di quasi ottant’anni, guardandolo negli occhi spesso persi nel vuoto, mi viene da chiedergli: ma, alla fine, sei stato felice, Giancarlo? Lui, conoscendolo, scuoterà la testa bofonchiando qualcosa in dialetto per non rispondere e facendo abilmente scivolare il discorso su un diverso argomento. Spetterà quindi al lettore dare una risposta e ritrovare in questi due secoli del Cagnone ricordi, episodi, curiosità di un mondo che ormai non c’è più”.
Il libro tratteggia “l’uomo Mazzuca” ma pure i personaggi che hanno segnato la sua epoca e il Cagnone è un soprannome che “racconta la mitezza e il candore di un omaccione alla costante ricerca di affetto, di complicità, di consenso”. È stato lo scrittore Stefano Benni a coniare quel soprannome, mezzo secolo fa, negli anni in cui lavorava per il Resto del Carlino accanto a un giovane Giancarlo Mazzuca, che aveva più o meno la sua stessa età. Originario di Forlì, classe 1948, nel giornale bolognese ha iniziato “una pirotecnica carriera che lo avrebbe portato al timone o in posti chiave di grandi quotidiani. Inviato speciale del Corriere della Sera, capo dell’ufficio economico del Giornale, vicedirettore a Fortune Italia e poi alla Voce”. E ancora: direttore del Giorno, due volte, del Resto del Carlino e di Quotidiano Nazionale”. Poi “il salto in politica con Berlusconi, l’elezione a deputato di Forza Italia, la nomina a consigliere d’amministrazione Rai, le collaborazioni con altri quotidiani”. E la stesura di “una lunga serie di libri, sul romagnolo Mussolini, su Gianni Agnelli, su tanti altri e tanto altro, spesso in collaborazione col fratello maggiore Alberto, grande giornalista economico”. Insomma, quella del Cagnone “è una vita senza requie, segnata dalla passione per il mestiere, dal costante supporto di una moglie intelligente e straordinaria, ma anche da una formidabile capacità di allacciare rapporti, di emergere, di affermarsi”.
Spiega Vittorio Feltri nella prefazione: “Mazzuca sa essere simpatico, gioviale, leale, ma sotto l’apparente candore nasconde una gran furbizia da navigatore dei sette mari”.

Federico Bini è un giovane giornalista toscano (classe 1992) originario di Bagni di Lucca. Ha conseguito la maturità classica con una tesina su Alcide De Gasperi e la laurea in legge con una tesi sull’evoluzione dei partiti politici. Dall’età di quindici anni svolge un’intesa attività pubblicistica e di studio in ambito politico, giornalistico e storico. È stato condirettore del settimanale Il Caffè. Collabora con il Giornale, ilGiornale.it e Libero. Ha pubblicato diversi libri, fra i quali Montanelli e il suo Giornale (Albatros editore); Roberto Gervaso. L’ultimo dandy, scritto insieme a Giancarlo Mazzuca (L’Universale); Un passo dietro Craxi (Edizioni We); Una democrazia difficile. Partiti, leader e governi dell’Italia repubblicana (Albatros editore); All’ombra di Enrico Cuccia. Potere e capitalismo nel Novecento italiano (Giubilei Regnani); Grande Italia. Vite, storie, aneddoti, vizi e virtù di alcuni grandi personaggi italiani incontrati e raccontati (Edizioni We).

F.S.
(2 marzo 2024)