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“Il respiro trattenuto 2.0”: nuovo volume fotografico di Gabriele Fiolo su Bologna ai tempi del Covid con expo in Regione

Il respiro trattenuto 2.0 – Quasi fuori dal tunnel è il titolo del nuovo catalogo, pubblicato dalla Regione Emilia-Romagna, che raccoglie gli “scatti più recenti” del fotogiornalista Gabriele Fiolo e arricchisce il progetto editoriale realizzato “in un momento storico in cui il mondo si è fermato, trattenendo il respiro, tra lo sgomento e l’incredulità”.
Ma è anche il titolo della mostra voluta dall’Assemblea legislativa della RER, curata da Fiolo e inaugurata in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19 (il 18 marzo scorso) presso gli spazi espositivi di Viale Aldo Moro 50 a Bologna. Una doppia esposizione, appena conclusa e molto apprezzata nelle settimane di apertura al pubblico, che ha proposto le nuove foto di Gabriele Fiolo insieme alle immagini realizzate durante il lockdown dai tredici fotografi protagonisti del primo volume (Il respiro trattenuto. Bologna ai tempi del Covid-19 in 100 scatti d’autore, edito da Minerva) e della mostra omonima allestita l’estate scorsa in Sala Borsa (con la partnership del Comune di Bologna e il patrocinio di diverse realtà cittadine fra cui l’Ordine regionale dei giornalisti).

Il respiro trattenuto. Bologna ai tempi del Covid-19 in 100 scatti d’autore è un progetto editoriale “corale”, curato da Gabriele Fiolo insieme all’Associazione Tempo & Diaframma, che ha coinvolto tredici fotografi professionisti attivi in città: Gianni Schicchi, Rossella Santosuosso, Paolo Righi, Marika Puicher, Michele Nucci, Margherita Caprilli, Gianluca Perticoni, Mauro Montaquila, Alessandro Ruggeri, Massimo Paolone, Massimiliano Donati, Michele Lapini, Max Cavallari. Un progetto singolare e toccante, ora arricchito dalle nuove foto di Gabriele Fiolo e dal catalogo Il respiro trattenuto 2.0 – Quasi fuori dal tunnel, perché “stiamo ancora trattenendo il respiro, anche se con una consapevolezza e una determinazione diversa. Il lockdown è terminato, ma il ritorno alla normalità è graduale, altalenante”.

Le immagini dell’intero progetto raccontano la “vita sospesa” a Bologna durante la pandemia, partendo dal lockdown del 2020 per arrivare alla “quasi normalità” di oggi, al “quasi fuori dal tunnel”. Le 120 fotografie (raccolte nei due volumi) documentano “le trasformazioni che la pandemia ha portato nella nostra società e nelle nostre vite”. Gli “scatti d’autore” di 14 fotografi, che abitualmente lavorano a Bologna e provincia, “sono diventati lo sguardo dei cittadini”. E “invitano a riflettere attraverso la narrazione di sofferenza, solitudine e cambiamenti cui siamo andati incontro in questi ultimi due anni”.

La fotografia aiuta a costruire la memoria, a “lasciare testimonianza di un periodo storico che sta segnando profondamente la vita delle persone”. Sottolinea Gabriele Fiolo: “La memoria è un dovere e con queste immagini diventiamo tutti testimoni. Il progetto fotografico si pone l’obiettivo di favorire la condivisione e di trasmettere le emozioni che paradossalmente si sono generate dall’assenza della vivace vita quotidiana, che solitamente anima la nostra città: vuole farlo offrendo ai suoi cittadini, imprigionati nel proprio spazio personale, una testimonianza fotografica del recente passato vissuto nella città di Bologna, mentre si è trovata immersa nell’affrontare la pandemia”. Questo “vuole essere un lavoro di memoria storica, non solo emotiva. Qualcosa che possa offrire la percezione di quello che abbiamo passato anche a chi non l’ha vissuto, anche a chi deve ancora nascere. Spero che le generazioni future non dimentichino”.

L’attenzione alla persona e alla memoria sono i capisaldi di Gabriele Fiolo, fotogiornalista e documentarista da sempre attento al disagio, alla disabilità, ai contesti fragili. Testimone sincero di situazioni e condizioni sociali che mettono al centro l’essere umano in tutte le sue sfaccettature. Ha ideato e curato numerosi progetti per comuni, enti, associazioni, ONG, onlus e progetti di visibility per l’Unione Europea. Ha esposto in Tanzania, Zanzibar, Kenia, Belgio, Spagna e Italia. Fra le tantissime attività e creazioni, negli ultimi anni è stato autore di un altro importante progetto: “I Portici di Bologna. Patrimonio di cultura e identità”, declinato in una mostra molto apprezzata e nell’omonimo libro pubblicato da Minerva Edizioni.

 

Il catalogo Il respiro trattenuto 2.0 – Quasi fuori dal tunnel, pubblicato dalla Regione Emilia-Romagna, è disponibile presso lo spazio espositivo dell’Assemblea legislativa RER.

Il libro Il respiro trattenuto – Bologna ai tempi del Covid-19 in 100 scatti d’autore, edito da Minerva, è disponibile nelle librerie e sul sito di Minerva Edizioni.

Franca Silvestri
(6 aprile 2022)