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Inaugurata la panchina per la libertà di stampa al Master in giornalismo di Bologna

Una norma contro le querele temerarie volte ad intimidire i cronisti; abolire la previsione del carcere per i giornalisti in rapporto al reato di diffamazione; dare corso alla legge sull’equo compenso per i collaboratori; colpire con maggiore decisione chi compie violenze ed intimidazioni contro i giornalisti impegnati nel loro lavoro. Sono alcune delle tesi sostenute dai partecipanti alle due iniziative svoltesi in occasione della Giornata mondiale per la libertà di stampa, fissata dall’Assemblea Generale dell’ONU per il 3 maggio, in ricordo della stesura della Dichiarazione di Windhoek (1991), dove si affermarono i concetti basilari del pluralismo e dell’indipendenza dei mezzi di comunicazione, intesi quali elementi fondamentali per la difesa della democrazia e il rispetto dei diritti umani.

Nel capoluogo regionale ha avuto luogo l’inaugurazione di una panchina dedicata a questo fondamentale principio, cardine della convivenza civile. La panchina è totalmente bianca con una targa che ne spiega la motivazione. È collocata nel giardino ai lati del viale d’ingresso ed a ridosso dell’alto muro perimetrale. La posa della panchina, promossa dal Master in Giornalismo dell’Università di Bologna e patrocinata dallo stesso Rettore, ha avuto luogo nel Complesso monumentale di Santa Cristina (in piazzetta Morandi, 2), sede del Master, in funzione da vari anni grazie ad una convenzione sottoscritta da UNIBO con l’Ordine nazionale dei giornalisti.

 

L’inaugurazione si è svolta in un duplice momento.
Alle 9.30 – alla presenza del Rettore prof. Francesco Ubertini, del prof. Fulvio Cammarano (Direttore del Master in Giornalismo), del prof. Giacomo Manzoli (Direttore del Dipartimento delle Arti), di Alberto Romagnoli (Vice-Direttore di RaiNews 24) e di Giovanni Rossi (Presidente del Consiglio regionale dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna) – ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione. Erano presenti giornalisti e fotografi ed una rappresentanza dell’Ordine emiliano-romagnolo dei giornalisti tra i quali il vice-Presidente, Emilio Bonavita, il consigliere nazionale Alberto Lazzarini, il consigliere regionale Michelangelo Bucci, ed il Presidente del Consiglio di disciplina territoriale (CDT) Claudio Santini, che, anni fa, promosse la nascita della Scuola di giornalismo nella nostra regione e che vi ha insegnato. InCronaca, la testata del Master in Giornalismo, ha seguito lo svolgersi dell’iniziativa.

Alle 10.30, su piattaforma online, ha avuto luogo una tavola rotonda sulla storia e l’attualità del tema della libertà di stampa, che ha visto la partecipazione – oltre che di Cammarano, Romagnoli e Rossi – di Carlo Verna (Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti), Alberto Spampinato (Presidente di Ossigeno per l’Informazione Onlus), Luca Cobbe (storico del pensiero politico), Sabrina Pignedoli (parlamentare europeo del Movimento 5 Stelle, già allieva del Master e giornalista del Quotidiano Nazionale) e di Giampiero Moscato (direttore di InCronaca e coordinatore dei tutor giornalisti del Master). Tra coloro che si sono collegati la consigliera nazionale dell’Ordine, Elide Giordani. L’evento è stato trasmesso in diretta sulla pagina Facebook del Master in Giornalismo e di Ossigeno per l’Informazione Onlus.
Durante il collegamento il Presidente Carlo Verna si è brevemente imbavagliato per protestare anche visivamente per la situazione della libertà di stampa in Italia e nel mondo e contro ogni tipo di censura. Nel corso del dibattito Giovanni Rossi ha colto l’occasione per esprimere solidarietà ai colleghi minacciati per le inchieste che conducono come il giornalista di Repubblica minacciato e sotto scorta per il suo lavoro sull’attività dei gruppi neofascisti.

ph InCronaca
(4 maggio 2021)