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Informare responsabilmente sulla salute mentale: vademecum 2025 e glossario nel sito del CNOG. Fra i curatori il consigliere nazionale OdG Lorenzo Sani

Ordine dei Giornalisti, Rai per la Sostenibilità ESG e Dipartimento di Salute Mentale Asl Roma 2 “hanno unito le competenze per fornire a giornalisti e comunicatori un supporto pratico ed essenziale per trattare il tema della salute mentale in modo responsabile, imparziale e rispettoso”.
Curato da Renato D’Argenio, Lorenzo Sani (Ordine dei Giornalisti), Rossella Antonini, Daniela de Robert, Marina Marino (Rai per la Sostenibilità ESG), Emanuele Caroppo, Massimo Cozza (Dipartimento Salute Mentale ASL Roma 2), il Vademecum Informare sulla salute mentale corredato di glossario è liberamente scaricabile dal sito del CNOG.

Obiettivo del Vademecum “è innanzitutto contrastare stigma, pregiudizi e stereotipi che, associati ai disturbi mentali, non hanno alcuna valenza scientifica”.
Spiegano i curatori: “L’alleanza strategica tra psichiatri e professionisti dell’informazione intende promuovere innanzitutto la conoscenza della materia e contribuire a creare una cultura concretamente inclusiva, perché un’informazione di qualità può servire ad aiutare le persone con disagio mentale a sentirsi meno isolate, più capite, supportate e rispettate, garantendo che chiunque si trovi in difficoltà possa sentirsi libero di chiedere aiuto senza timore di discriminazione”.
E precisano: “In questo processo che definisce innanzitutto la centralità della persona, il linguaggio ha un ruolo di fondamentale importanza. La stragrande maggioranza delle persone con disturbi mentali non è pericolosa, anzi, è statisticamente dieci volte di più vittima di reati rispetto alla popolazione generale (fonte: Ministero della Salute). Eppure, ancora oggi la stereotipata associazione tra malattia mentale e pericolosità viene percepita dalla popolazione generale in maniera eccessiva contribuendo alla discriminazione e all’allontanamento degli individui con disturbi mentali”.

La salute mentale è strettamente connessa al contesto sociale, economico e ambientale: “I fattori di rischio, quali la povertà, la discriminazione e la precarietà lavorativa, sono spesso associati alle disuguaglianze sociali. In una società più diseguale, cresce l’esposizione a fattori di rischio, aumentando così la probabilità di disturbi mentali”.
Secondo l’OMS “nel mondo una persona su otto soffre di disturbi mentali. Ma una stima esatta è estremamente complessa e soggetta a incertezze significative, perché il rischio di sottostimare il fenomeno è elevato a causa dello stigma sociale, che spinge molte persone a non dichiarare il proprio disagio e delle carenze nei sistemi di raccolta dati, particolarmente nei paesi a basso e medio reddito, dove il divario di trattamento può superare l’85%”.

Il Vademecum affronta anche il tema salute mentale e giustizia. Come detto, è corredato da un glossario, ma pure “dagli acronimi della salute mentale e da una minuziosa raccolta delle principali fonti di riferimento per orientarsi in una materia così delicata in modo consapevole, trattandola col rispetto e l’attenzione che merita”.
«La follia è una condizione umana, può essere tutto e niente. È presente in noi come la ragione. Il problema è che la società per definirsi civile dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia» (Franco Basaglia).

Dal sito del CNOG.
VADEMECUM a questo link.

F.S.
(27 giugno 2025)