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“Intelligenza artificiale nel giornalismo e nella giustizia”. A Bologna confronto a più voci con esperti AI, avvocati, giornalisti

Il seminario deontologico “Intelligenza artificiale nel giornalismo e nella giustizia” – valido per la formazione professionale di giornalisti e avvocati – si è svolto a Bologna, nella mattinata di giovedì 21 marzo 2024, presso la Sala “Angiola Sbaiz” della Fondazione Forense Bolognese.
Organizzato da Ordine dei Giornalisti e Fondazione OdG dell’Emilia-Romagna in collaborazione con Fondazione Forense Bolognese, il convegno si è svolto in presenza (con una relazione da remoto) e ha offerto molteplici e stimolanti spunti di riflessione su un tema d’attualità “caldo” e dibattuto.

Spiegano i promotori: “che l’Intelligenza Artificiale sia, in questo periodo, argomento di grande attualità lo dimostra la circostanza che nella sezione Fonti consultate, allegata al libro di Vittorio Roidi Il giornalista artificiale, sono annotati ben un centinaio di titoli che hanno trattato recentemente l’argomento su quotidiani e periodici. Ci sono poi i libri, fra i quali quello di Stefano Machera che nel titolo asserisce: Come l’Intelligenza artificiale cambia il mondo a indicazione di come questo nuovo strumento tecnologico potrebbe o può condizionare la nostra futura esistenza. Sarà proprio così? È possibile, con riferimento a quanto il computer ha marcato la nostra vita in questi ultimi decenni considerando che l’IA non è altro che un PC ancora più potente. In quest’ambito però è importante il principio che anche l’IA, come il PC, sia uno strumento al servizio dell’uomo, padrone della facoltà di usarlo o no e come. Mai viceversa”.

E precisano: “In questo quadro si inserisce il convegno che abbiamo programmato con particolare riferimento a due settori fondamentali della vita civile: quello della libera espressione del pensiero e quello dell’amministrazione della Giustizia”. La giornata di studio e confronto offre un articolato programma.

Dopo saluti di apertura e introduzione dell’avvocato Gian Luca Malavasi (direttore Fondazione Forense Bolognese) e di Silvestro Ramunno (presidente Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna), è passata “La parola al tecnico” con la relazione Funzionalità e questioni etiche dei sistemi di intelligenza artificiale di Roberto Magnani (ingegnere elettronico, esperto di Intelligenza artificiale).

Di seguito “La parola ai giornalisti” con gli interventi Il giornalista artificiale di Vittorio Roidi (presidente Consiglio di disciplina del Lazio, autore del libro “Il giornalista artificiale”); L’Intelligenza artificiale e la verifica delle fonti di Massimo Borgnis (direttore di Chi); Scrittura artificiale, scrittura umana, il testo naturale di Fabrizio Binacchi (caporedattore Rai Vaticano).

Poi “La parola agli avvocati” con i contributi Diffamazione a mezzo stampa nell’era dell’Intelligenza artificiale di Tommaso Guerini (avvocato in Bologna, professore di Diritto Penale all’Università Pegaso di Napoli); Intelligenza artificiale e diritto d’autore di Maria Grazia Pinardi (avvocato in Bologna); Giurimetria e giustizia predittiva: l’IA e i percorsi di indagine di Laura Lecchi (avvocato in Bologna: senior innovation lawyer, esperta in diritto dell’informatica, data protection, diritto delle tecnologie digitali ed emergenti).

Infine “L’intelligenza artificiale e i problemi morali per la Chiesa cattolica” con la relazione Anima digitale di Giovanni Tridente (docente alla Pontificia Università della Santa Croce di Roma, autore del libro “Anima digitale”), che ha concluso i lavori da remoto.

Hanno coordinato il seminario i colleghi Claudio Santini (presidente Consiglio di disciplina dell’Emilia-Romagna) e Letizia Magnani (scrittrice, docente, componente Cdt Emilia-Romagna).

F.S.
(22 marzo 2024)