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Dialogo-narrazione sul Covid-19 di Letizia Magnani e Susanna Esposito

Si intitola 101 domande (e risposte) sul Covid il libro steso a quattro mani dalla giornalista-scrittrice Letizia Magnani e dalla pediatra-infettivologa Susanna Esposito, pubblicato da Minerva Edizioni.

Nel marzo del 2020 la nostra vita è stata modificata dal virus del secolo. I cinesi siamo diventati noi e tutto è cambiato. Quando ne usciremo? La risposta più onesta è: fra qualche anno.
Questo libro nasce dall’esigenza di raccontare in maniera semplice quanto stiamo vivendo e vivremo nei prossimi anni. Di cosa parliamo quando parliamo di Covid-19 e di Sars-CoV-2? È il virus a guidare o siamo noi?
La situazione ad un anno dall’inizio della pandemia è sotto controllo? Facciamo chiarezza, partendo dalla domanda che tutti ci stiamo ponendo. Ne usciremo, sì, certo, ma quando? Distanziamento sociale, tracciamento, tamponi, mascherine faranno parte delle nostre vite ancora per quanto tempo? Quando potremo farne a meno?
Nel dialogo tra Letizia e Susanna, due donne in prima linea con le loro professioni, giornalista e medico, ci sono tutte le risposte e le domande sulle quali tutti ci siamo interrogati in questi mesi e che serviranno per inventare il futuro.
Nel marzo del 2020 la vita di tutti noi è stata modificata dal virus del secolo. L’eco della notizia dalla Cina era troppo poco forte per far aprire gli occhi sulla sostanza del problema: un virus può mettere in discussione l’intera umanità.
La Cina è vicina, ma in questo caso è stata anche lontana. Poi i cinesi siamo diventati noi e tutto è cambiato. Era già successo e accadrà di nuovo.
La portata dell’evento è paragonabile ad una guerra mondiale, col portato di dolore e di vittime, di sacrificio e di coraggio. In tutto il mondo giorno dopo giorno si è fatta la conta dei morti e la paura è diventata una costante delle nostre vite. Abbiamo imparato a lavarci le mani e vivere distanziati, usando in maniera nuova il tempo e la tecnologia, abbiamo imparato a dare un valore nuovo, diverso a cose che davamo per scontate, a partire proprio dal tempo, ma anche dallo spazio. 
Cosa ci ha insegnato tutto questo? Che solo assieme se ne può uscire, che scienza e cooperazione internazionale sono fondamentali. Che la vaccinazione di massa funziona solo se i vaccini arrivano anche nel sud del mondo. Che ambiente e società sono temi che devono interessare tutti e tutte.

Susanna ed io ci siamo conosciute perché scrivo per Grazia – racconta l’autrice, Letizia Magnanie sin da subito al giornale abbiamo cercato di raccontare quello che stavamo vivendo, cercando fonti autorevoli che potessero spiegarci cosa stava avvenendo, perché, quando ne saremmo usciti.  E Susanna lo è. Autorevole. Per questo l’ho cercata, intervistata, conosciuta. Facciamo entrambe due mestieri nei quali l’empatia, l’entrare in contatto, il tentare di capire sono aspetti fondamentali. Ho riflettuto molto se anche io mi sono sentita in prima linea, se il giornalista sia o no in prima linea. Il giornalista quasi mai è testimone di ciò che accade, mentre accade, in genere riporta ciò che altri (le fonti) hanno visto o sentito o vissuto. Ne usciremo. La scienza e l’umanità hanno gli strumenti per affrontare tutto questo. E i giornalisti fanno la loro parte, come tutti, come le cassiere e i cassieri dei negozi alimentari, anche loro sono stati in prima linea, penso”.

“La possibilità che, dopo Sars e Mers, un’altra forma dovuta ad un coronavirus potesse svilupparsi era, in realtà, stata prevista da alcuni studiosi, in assonanza con quanto regolarmente accade per altri virus, influenza in testa – prosegue Susanna Esposito –. Gli studi in materia sono, però, molto complicati e costosi e, spesso, pur conoscendo il problema, la valutazione continuativa viene a mancare. Per questo la stragrande maggioranza dei paesi, specie quelli a maggiore sviluppo economico, hanno pronto un piano pandemico in cui sono indicate tutte quelle che sono considerate le cose essenziali da fare per individuare precocemente una pandemia e per attenuarne le conseguenze riducendone la diffusione degli agenti infettivi responsabili”.

“Quando abbiamo iniziato a scrivere questo libro, per capire alcuni dei termini del contemporaneo – concludono le autrici –  pensavamo che a giugno 2021 alcune delle domande e delle risposte sarebbero state probabilmente obsolete. In realtà non è così. Il Covid ci ha insegnato tante cose, anche a fare i conti in maniera diversa con il tempo. C’è un prima e ci sarà un dopo. Noi stiamo vivendo il durante. Con il suo carico di dolore, paura, tensione, ansia, ma anche di positività. In un anno la scienza ci ha dato vaccini su cui poter contare, per uscire da questo incubo. Ma ora sappiamo anche che prima non tutto era perfetto. La pandemia è stata ed è una lente di ingrandimento, che ci ha obbligati a mettere a fuoco problemi latenti, dal disagio di bambini, preadolescenti, adolescenti, all’ansia di tutti noi. La lunga emergenza ha anche evidenziato altri temi, come quello delle democrazie avanzate, dei diritti e dei doveri, della cooperazione internazionale, dei rapporti internazionali. Non tutto è andato bene e non tutto è da buttare”.

101 domande (e risposte) sul Covid racconta tutto questo: lo fa con un linguaggio essenziale, perché tutti e tutte possano capire anche questioni complesse, come la tecnologia che è la base dei vaccini. Il futuro è adesso, sta a noi, alla nostra etica, disegnarlo, nel rispetto di tutti e di tutte.
Nel dialogo serrato fra Letizia e Susanna, ci sono tutte le risposte e le domande sulle quali tutti si sono interrogati in questi mesi e che serviranno per inventare il futuro.
Un futuro nuovo, inedito, nel quale le parole che abbiamo imparato ad usare in questi mesi, da lockdown a tampone, non saranno solo un ricordo.

Letizia Magnani è giornalista professionista e scrittrice. Collabora con “Grazia”, “Quotidiano Nazionale – il Resto del Carlino, la Nazione, il Giorno”, e “Salvagente”. Si occupa di comunicazione per importanti realtà economiche e imprenditoriali. È stata la responsabile delle relazioni esterne del Centro Pio Manzù. È autrice di numerosi articoli e libri. Fra gli altri ha pubblicato: Milano al mare: 100 anni e il racconto di sogno (2015), Dolce come il Sale (2015), In cucina con il Sale Dolce (2015), La lezione greca (2016), Quella strana idea di Romagna. Alteo Dolcini, Max David e il “Senato” della Romagna. 50 anni di Tribunato di Romagna (2017), Grand Hotel: Rimini il mito (2018), 100 anni di Confagricoltura di Forlì-Cesena e di Rimini. Storia di impresa, innovazione e territorio (2020).
Susanna Esposito è pediatra e infettivologa, Professore ordinario di Pediatria generale e specialistica all’Università di Parma e Direttore della Clinica Pediatrica all’Ospedale dei Bambini Pietro Barilla dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. È Presidente della World Association for Infectious Diseases and Immunological Disorders (WAidid) e fa parte dei Maternal, Neonatal, Child and Adolescent Health (MNCAH) Research Network Working Groups dell’OMS su Covid-19 e scuole e sulla sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini. È nel Club delle Top Italian Women Scientists (TIWS).

(12 marzo 2022)