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“Italian Fashion Cookbook” di Maria Vittoria Melchioni con ricette di famosi stilisti e prefazione di Massimo Bottura

Moda e buon cibo sono eccellenze italiane molto apprezzate nel mondo: “due colonne portanti che sostengono il tempio della cultura italiana”. La giornalista Maria Vittoria Melchioni le ha riunite in Italian Fashion Cookbook, un volume di 288 pagine, edito da Luxury Books, che racchiude “70 ricette del cuore di altrettanti stilisti e modelle di fama internazionale”.

Precisa l’autrice nell’introduzione: “Vecchi cliché vorrebbero fashion & food in antitesi, immaginando modelle e designer nutrirsi solo di bellezza (e champagne) e i gourmet troppo poco in forma per seguire la moda. E, invece, sono entrambi frutto delle menti più creative per antonomasia: stilisti e chef”. Occupandosi di lifestyle ma pure di moda e gastronomia, Melchioni si è resa conto che “gli stilisti sono dei veri e propri gourmet e gli chef dei veri e propri esteti, tanto da divenire spesso gli uni testimonial degli altri. Trame di tessuti e abbinamenti di ingredienti sono molto più affini di quanto si possa pensare”. Perché “moda e cibo hanno un comune denominatore: il corpo. E se il cibo lo costruisce letteralmente ogni giorno, la moda lo evidenzia, lo celebra”. In questo connubio, anche i giornalisti fanno la loro parte: “adoriamo creare neologismi ibridi e spesso utilizziamo termini gastronomici per descrivere i tessuti (cotone croccante, lana cotta …). Inoltre giochiamo con le sfumature del termine “gusto” (gusto nel vestire, il gusto di un particolare piatto), che in più occasioni diventa sinonimo di stile (avere gusto, no?), contribuendo in questo modo a rafforzare il legame semantico tra i due mondi”.

L’idea della “raccolta” è scaturita “frequentando per anni i backstage delle sfilate e constatando che gli stilisti e le modelle mangiano di tutto. Veri e propri buffet sono allestiti dietro le quinte degli show, a volte con la firma di rinomati chef che sfamano modelle e addetti ai lavori nell’attesa di una sistemata ai capelli e di una rinfrescata al make-up”. Ma anche perché “molti stilisti mi hanno confermato di essere dei cuochi provetti e la loro abilità con ago e filo sarebbe pari a quella che sfoggiano ai fornelli”. Così è nata questa “carrellata di ricette regionali che copre quasi tutto il nostro territorio nazionale: dai dolci piemontesi ai primi siciliani, passando per la pasta ripiena emiliana e le zuppe del centro Italia”. Spiega l’autrice: “è stato molto naturale per me accostare questi due mondi e trovare una chiave di scrittura che potesse raccontarli sotto un’ottica inusuale rispetto a quella con la quale vengono narrati dalla stampa di settore”.

Il volume è arricchito da una originale prefazione di Massimo Bottura, che in modo aneddotico racconta: “Di tutte le idee che avevo sul mio futuro, nessuna prevedeva una giacca bianca da cuoco e ore passate con il coltello in mano a tagliare e tritare, e alla fine reinventare la cucina italiana e aprire una trattoria lungo una strada secondaria nella campagna emiliana. Ma è lì che ho trovato la mia vocazione. Durante i primi anni da giovane chef autodidatta, mentre la mia cucina cercava la sua identità, mi esprimevo attraverso i vestiti. Gli abiti di Jean Paul Gaultier e Romeo Gigli erano una dichiarazione d’indipendenza dalle rigide giacche bianche, dai pantaloni con l’elastico in vita e dagli zoccoli che la maggior parte dei cuochi indossava a quei tempi. Non facevano assolutamente per me. Avrei indossato vestiti veri: cravatte di seta, giacche eleganti, pantaloni con pieghe, gilet paisley e stivali di pelle. Sì, proprio così. All’inizio ho lottato duramente per mantenere il mio senso dello stile, ma le giacche bianche da chef continuavano ad avere la meglio, diventando, alla fine, una seconda pelle, un altro me, la mia identità. Anno dopo anno, mi esprimevo sempre meno attraverso i vestiti e sempre più attraverso le mie ricette. Quando Vittoria mi ha chiesto di scrivere un’introduzione a questo ricettario che unisce cibo e moda, ho iniziato a riflettere sui trent’anni trascorsi in cucina, sulle mie scelte di stile e sui cambiamenti fatti nel corso degli anni”.

Maria Vittoria Melchioni è nata e vive a Castelfranco Emilia, è giornalista professionista e ha collaborato a lungo con il gruppo Gedi News Network. Dopo gli studi in Lingue e letterature straniere, in Comunicazione e il Master in giornalismo, ha svolto parte del suo praticantato nella redazione di SkyTg24 dove è entrata a contatto con il fashion system. Da quel momento si è occupata di moda, lifestyle e cultura. La conoscenza di numerosi chef, stellati e non, le ha aperto le porte dell’enogastronomia.

F.S.
(3 marzo 2023)