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La Spagnola. Racconto storico del collega Fabio Montella sulla terribile pandemia influenzale del 1918

Fabio Montella, giornalista e ricercatore mirandolese, descrive l’epidemia che ha sconvolto il mondo nel primo Novecento. Il volume La spagnola. Storie e cronaca della pandemia influenzale del 1918, pubblicato da Gaspari Editore con prefazione di Fabio Degli Esposti, è il risultato di una ricerca che ripercorre le vicende drammatiche di quel periodo e, per analogia, traccia un parallelo con i nostri giorni.

Si stima che la Spagnola soltanto in Italia abbia causato la morte di circa 600mila persone. A partire dagli ultimi mesi della prima guerra mondiale l’epidemia influenzale si diffuse moltissimo mietendo vittime in ogni angolo della terra. Tuttavia è una delle pagine meno note della storia del Novecento.

Attraverso documenti inediti conservati in diversi archivi nazionali ma anche grazie a memorie e giornali dell’epoca, Montella «ripercorre in modo puntuale e dettagliato l’arrivo della “spagnola” in Italia e il suo impatto in un Paese che era ancora alle prese con i disagi del conflitto e sottoposto alla censura militare». Come sottolinea Fabio Degli Esposti, nella puntuale indagine-ricostruzione vengono «inoltre raccontati i provvedimenti adottati per arginare la pandemia, le polemiche, le discussioni sul “distanziamento sociale”, il dibattito sulle mascherine. È una storia di ieri che dialoga, inevitabilmente, con l’attualità». Non solo: si mette in evidenza «l’enorme sacrificio del personale sanitario, civile e militare che contò migliaia di morti». E si riportano «alcune storie legate alla pandemia – medici, infermiere, personaggi illustri – e all’impatto della malattia sul “fronte interno”, nonché alle omissioni e al mascheramento nell’Italia del dopoguerra».

In 320 pagine, l’autore «ripercorre lo sviluppo della pandemia a livello mondiale, presentando le ipotesi più attendibili sulle origini del virus influenzale e le stime più aggiornate di un flagello che, come colsero già con chiarezza i contemporanei, aveva provocato più morti di quelli causati da oltre quattro anni di operazioni militari e di pesante peggioramento degli standard di vita delle popolazioni civili». Centro della narrazione è «l’analisi del caso italiano, con un primo capitolo dedicato alla fase iniziale, quella dell’arrivo del virus in Italia nella primavera 1918, seguito dai due capitoli – che rappresentano il cuore del volume – in cui viene analizzata la fase culminante dell’epidemia, fra la tarda estate e il “tragico ottobre”, quando circa 14 milioni di nostri concittadini furono contagiati (cioè almeno il 40% della popolazione italiana nel suo complesso)». I due capitoli conclusivi del libro «sono invece dedicati agli ultimi colpi di coda dell’epidemia, spesso sottovalutati in quanto i loro effetti furono meno catastrofici rispetto al picco dell’autunno 1918, ma che inflissero comunque perdite assai pesanti».

Fabio Montella, ricercatore indipendente e giornalista professionista, collabora con l’Istituto Storico di Modena e con altri enti e istituzioni nazionali. Da qualche anno gira l’Italia frequentando archivi, alla ricerca di nuove storie da narrare. Di recente ha pubblicato Bagliori d’incendio. Conflitti politici a Modena e provincia tra Guerra di Libia e Marcia su Roma (2022), Storie senza approdo di migranti italiani (2021) e Prigionieri (2020). Per l’editore Gaspari ha pubblicato un saggio sulla mobilitazione femminile nella Grande Guerra. Con ricerche inedite sulla storia del Novecento ha ottenuto riconoscimenti in diversi concorsi nazionali, tra i quali il Premio “Cesare Mozzarelli” nel 2021.

Fabio Degli Esposti è professore di Storia all’Università di Modena.

(12 aprile 2022)