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Legge Editoria: dopo l’ok del Senato, il sì della Camera. A breve i decreti attuativi

Finalmente è arrivato l’assenso definitivo dell’Aula della Camera al ddl Editoria. Il testo è stato approvato a Montecitorio con 275 voti a favore, 80 contrari e 32 astenuti. La Camera ha detto sì allo stesso testo votato in Senato il mese scorso e ora la riforma dell’editoria è legge.
Dopo il via libera della Camera dei deputati, il provvedimento per diventare pienamente efficace deve essere completato con i decreti attuativi delle deleghe al governo.

In breve: l’articolo uno prevede un nuovo Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione; l’articolo 2 una serie di deleghe, che il Governo sarà chiamato a esercitare entro sei mesi, e alcune norme di efficacia immediata.
Tra i temi principali, la ridefinizione della disciplina del sostegno pubblico all’editoria

e all’emittenza radiofonica e televisiva locale, le pensioni dei giornalisti, la composizione e le competenze del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.
Altre norme riguardano il sistema distributivo e la vendita dei giornali e la procedura per l’affidamento in concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale. È previsto un tetto retributivo di 240mila euro per amministratori, dipendenti, collaboratori e consulenti della Rai o comunque del soggetto affidatario della concessione.
Ecco il link al sito internet della Camera con la scheda di sintesi del provvedimento.
Maggiori info nei siti del Cnog e della Fnsi.
F.S.
(4 ottobre 2016)