Magazine d'informazione

L’Ordine nazionale: voto in aprile ma è possibile un ulteriore rinvio

Storia infinita ed incertezza permanente per le elezioni per il rinnovo dei Consigli regionali e del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti. Malgrado sia stata consentita l’introduzione del voto telematico oltre a quello in presenza – senza, però, modificare la legge che resta impostata sul voto ai seggi – sembra che i tempi per l’acquisizione di una piattaforma per la gestione del voto elettronico non corrispondano con quelli previsti dalla legge, che stabiliscono entro quando indire le elezioni per il rinnovo degli organismi. Sulla base di queste considerazioni, infatti, l’Ordine nazionale ha indetto nuovamente le elezioni (per la terza volta!) nelle domeniche 11, 18 e 25 aprile. Però, solo con il voto cartaceo perché i tempi non consentirebbero di predisporre per quelle date anche il voto elettronico, per il quale è stato approvato il Regolamento dal Consiglio nazionale e, successivamente, dal Ministero che vigila sugli Ordini professionali, quello della Giustizia.

L’Ordine nazionale sostiene che i tempi decisi a suo tempo dal Ministero per introdurre il voto telematico accanto a quello tradizionale (che prevede un massimo di tre seggi sul territorio regionale) sono “inosservabili”. A sostegno di questa tesi ha prodotto il parere di un autorevole studio legale romano. In una nota l’Ordine nazionale invita il legislatore a correggere “le storture che ha determinato e consentendo – se vuole essere coerente con se stesso – di procrastinare il voto, come accaduto nel recente passato senza pandemia e senza una novità storica come il voto telematico” (nel passato mandato il voto fu rinviato per introdurre alcune modifiche alla legge). Insomma, il tema è quello di avere tempi più lunghi per predisporre il voto misto – telematico ed al seggio – dato che sarebbe la stessa società a cui l’ODG si è rivolto – INVITALIA, totalmente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – a richiederlo.

Ovviamente, la crisi di governo ha tardato ogni soluzione.

Gli iscritti all’Ordine per poter partecipare alle elezioni dovranno essere in regola con il versamento della quota 2021.

(16 febbraio 2021)