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Nuovo accordo triennale sugli uffici stampa delle PA firmato da Anci, Aser-Gus e Odg E-R

La valorizzazione degli iscritti all’Ordine dei Giornalisti negli uffici stampa delle Pubbliche Amministrazioni, come prescritto dalla legge nazionale 150 del 2000, il loro inquadramento negli enti locali, in particolare nei Comuni, le modalità di selezione del personale e un sistema di corrette relazioni sindacali sono al centro del Protocollo, valido per i prossimi tre anni, che Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Emilia-Romagna, Aser (Associazione Stampa Emilia-Romagna) insieme al suo gruppo di specializzazione Gus (Gruppo Uffici Stampa) e OdG (Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna) hanno sottoscritto il 6 marzo 2024 a Reggio Emilia. L’accordo recepisce un indirizzo nazionale ed è stato siglato dai presidenti delle quattro istituzioni Luca Vecchi, Paolo Maria Amadasi, Gianni Boselli e Silvestro Ramunno.

“Quello sottoscritto oggi è un ottimo punto di partenza, un accordo fondamentale dal punto di vista professionale, dell’organizzazione del lavoro giornalistico e dell’agibilità sindacale all’interno degli enti locali”, ha commentato il presidente dell’Associazione Stampa Emilia-Romagna Paolo Maria Amadasi. E ha precisato: “Ora siamo chiamati a un nuovo sforzo: vedere riconosciuta la particolarità del lavoro giornalistico, che richiede un impegno che va ben oltre l’orario d’ufficio”.

“Si è tracciata una rotta chiara e innovativa che dovrà essere estesa anche ai colleghi e agli uffici stampa degli altri comparti del settore pubblico”, ha detto il presidente del Gus Gianni Boselli.

“L’obiettivo del protocollo è la valorizzazione del lavoro giornalistico, in questo caso negli uffici stampa dei Comuni. Si tratta di una iniziativa innovativa che tocca tanti aspetti rilevanti e non è solo la presenza dei giornalisti negli uffici stampa, fatto comunque rilevante. Per questa ragione ringrazio Anci Emilia-Romagna, Aser e Gus Emilia-Romagna per l’impegno che ha portato a un risultato positivo”, ha sottolineato il presidente dell’OdG regionale Silvestro Ramunno. E ha aggiunto: “Per l’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna, il protocollo ha un significato molto più ampio e riguarda anche il rapporto tra istituzioni e cittadini, un rapporto sempre più sfilacciato come dimostrano anche i dati sulla bassa partecipazione al voto. Una buona attività di informazione delle istituzioni ai cittadini, fatta in maniera trasparente e professionale, può aiutare a rafforzare quel rapporto, che vuol dire qualità della democrazia. I giornalisti hanno gli strumenti e la professionalità per poter supportare le istituzione in una attività di informazione non improvvisata ma fatta nell’interesse pubblico”.

Questo si legge nelle premesse del Protocollo: “Il rapporto tra le istituzioni e i cittadini impone oggi un profondo mutamento nei sistemi e nelle modalità di comunicazione delle pubbliche amministrazioni e i giornalisti nella Pubblica Amministrazione sono garanzia di professionalità e di indipendenza sia per motivi deontologici che per le competenze specialistiche che possiedono. La gestione dell’informazione dei Comuni, ispirata ai principi di chiarezza e completezza sui servizi offerti, deve garantire qualità del livello di conoscenza delle diverse attività e dei progetti degli enti territoriali, realizzando compiutamente il principio di trasparenza dell’azione politico-amministrativa e garantendo la massima consapevolezza nella partecipazione sociale alla gestione democratica delle istituzioni”.
E questi i punti cardine dell’accordo. Il personale impiegato presso l’ufficio stampa addetto a funzioni giornalistiche deve essere obbligatoriamente un giornalista professionista o pubblicista: negli uffici stampa dei Comuni saranno inquadrati nel relativo profilo “specialista nei rapporti con i media, giornalista pubblico” e collocati nello specifico “settore informazione”. Concordata anche l’opportunità di definire in modo congiunto un sistema condiviso di criteri cui le Amministrazioni comunali possano ispirarsi per uniformare le procedure di assegnazione degli incarichi presso i rispettivi uffici stampa.
Sul fronte del reclutamento del personale viene disposto che i candidati vengano esaminati da una Commissione Giudicatrice nominata nel rispetto del regolamento e delle vigenti norme di legge: “Si conviene sull’opportunità che gli enti locali adottino procedure uniformi redigendo i relativi bandi in conformità alle linee guida predisposte da Anci sulla base del presente Protocollo. Aser, Gus, OdG e Anci auspicano che nelle commissioni esaminatrici, in considerazione dell’elevato livello di capacità tecnico professionale connesso allo svolgimento delle funzioni di addetto stampa, siano presenti giornalisti professionisti, di comprovata competenza o comunque adeguata all’incarico da conferire, individuati nell’elenco dell’Ordine Regionale tra gli iscritti da almeno dieci anni”.
I rapporti sindacali con l’ente secondo l’accordo sottoscritto sono tenuti a livello regionale con l’intervento dell’Aser e “nel caso siano presenti più di un giornalista, l’ufficio stampa eleggerà un Fiduciario di redazione”.  Inoltre, ai giornalisti eletti in rappresentanza dei colleghi e a quelli che rivestono incarichi negli organismi della categoria è assicurata l’agibilità sindacale.
Specifiche prescrizioni dell’accordo interessano inoltre i temi del regime previdenziale, della assistenza sanitaria integrativa e della formazione.

Testo del Protocollo a questo link.
(6 marzo 2024)

Nella foto (da sinistra): Paolo Maria Amadasi (presidente Aser), Luca Vecchi (sindaco di Reggio Emilia e presidente Anci), Silvestro Ramunno (presidente Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna), Gianni Boselli (presidente Gruppo Uffici Stampa dell’Aser)