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Se ne è andato Franco Brugnoli, collaboratore “vecchio stampo” della Gazzetta di Parma

Prima un post su Facebook, in ricordo di un amico. Poi, verso le 17 una telefonata in redazione, alla Gazzetta di Parma, due chiacchiere con il vice caposervizio della Redazione provincia, Leo Sozzi: “Qui in ospedale mi annoio, vi ho scritto un pezzo, l’ho caricato sul portale. Mi rimetto in forma e torno presto”.
Invece no, Franco Brugnoli se ne è andato qualche ora più tardi, la sera di martedì 4 maggio. Un infarto. Aveva 73 anni e da 50 era corrispondente da Borgotaro per la Gazzetta di Parma; per una decina d’anni aveva collaborato anche con TV Parma. Un collaboratore “vecchio stampo”, di quelli in servizio effettivo permanente, 24 ore su 24; la certezza di avere sotto controllo il territorio, qualsiasi cosa accadesse. Collaboratore “vecchio stampo” anche nell’impostare le relazioni, come si faceva una volta, quando da una stretta di mano si capiva tutto.
Franco Brugnoli si era dedicato appieno al giornalismo dopo essere andato in pensione dal lavoro alle Poste di Parma. Due le sue passioni, il giornalismo appunto e la musica. Della prima ci sarebbe tanto da dire: ha fatto con amore questo mestiere, raccontando la Valtaro e la sua gente, tenendo un preziosissimo filo con i tanti emigrati a Londra e Oltreoceano, ogni anno inviato ai loro raduni festosi di cui era stato nominato “Chairman”.
L’altra passione era la musica: era stato tra i fondatori del gruppo degli Stryx, “streghe” in latino; tantissime esibizioni in oltre trent’anni di attività.
La scomparsa di Franco ha lasciato incredula tutta la redazione della Gazzetta, forse perché questo signore, a 73 anni,  conservava l’entusiasmo giovanile per il nostro mestiere, per raccontare vite e storie, che a volte sono belle e altre ti stringono il cuore.
Oltre alla “famiglia” della Gazzetta, Franco Brugnoli lascia la sua famiglia naturale, i figli Letizia e Paolo, la sorella Rossana, gli amati nipotini.
Mara Pedrabissi
(12 maggio 2021)